Quando ”Polvere di Luna” iniziò la sua attività
lo fece con una prima iniziativa che aveva come titolo
“E se il futuro fosse l’Africa”,
nel documento che trovate qui accanto su "Le Cose Fatte"
potete trovare la locandina.
Questa scelta e questo titolo, volutamente senza punto interrogativo,
nascevano da due motivazioni equivalenti per importanza:
la prima era quella di far comprendere
con chiarezza quale sarebbe stato l’obiettivo finale di
tutte le nostre iniziative culturali, la solidarietà ed i
progetti concreti, la seconda che dal rapporto diretto,
costruito da lungo tempo
da molti dei fondatori della Associazione culturale,
con ”Amani” ed altre Onlus operanti in Africa,
era emerso con assoluta chiarezza che questo continente
avrebbe potuto sicuramente essere una grande Opportunità,
per il resto del mondo, non solo per le immense ricchezze
naturali ma anche e soprattutto per la grande lezione di civiltà,
legata ai valori innati di solidarietà, integrazione e confronto,
che quelle popolazioni sono in grado di dare a chi invece pensa che protagonismo e privilegi siano valori prioritari ed assoluti.
La edizione straordinaria, fatto del tutto inconsueto,
de ”La Stampa” del 5 Luglio u.s. titola a
tutta pagina L’opportunità invitando i partecipanti al G8,
in programma a L’Aquila nei prossimi giorni,
a muoversi per far si che questa occasione veda la definizione di
progetti che, puntualmente rispettati, portino ad ottenere risultati
concreti per lo sviluppo di questo fantastico continente.
In questo contesto l’invito, fatto in particolare all’Italia ed
al primo Ministro Berlusconi, è quello di riuscire a dimostrare
di saper agire e non solo promettere visto che il nostro governo è riuscito a stanziare solo un misero 3% di quello che lo stesso primo ministro aveva promesso di fare, nei confronti dell’Africa, in precedenti summit
internazionali, piazzando così il nostro Paese all’ultimo posto
nelle classifica Europea sul tema
del rispetto degli impegni presi nel campo della Solidarietà.
Le oltre trenta prestigiose firme che arricchiscono questo eccezionale
numero de La Stampa con articoli e contributi sul
Valore Africa
rendono giustizia, con riflessioni e proposte concrete,
rispetto alla superficialità che solitamente
caratterizza le prese di posizione di chi
spesso preferisce più apparire che Essere.
Contributi illuminanti, progetti
reali e non promesse, quasi sempre disattese,
se vogliamo essere un Paese composto in maggioranza da persone
che amano fare del proprio meglio, impegnandosi quotidianamente
in prima persona, a prescindere dal loro ruolo e dalle loro competenze,
persone che misurano gli obiettivi raggiunti con etica e competenza, correggendo eventuali errori ed evitando dichiarazioni,
ribalte e vetrine insulse e prive di contenuti.
Un Paese che conosce la differenza tra
Solidarietà & Beneficenza
e quindi non riuscirebbe mai a condividere una legge sulla
Sicurezza che coglie sicuramente obiettivi elettorali ma
non risolve i problemi reali come, un esempio tra tanti, la regolamentazione della posizione di centinaia di migliaia di Badanti, anch’esse molto spesso “clandestine”, che su tutto il territorio nazionale rendono
accettabile, per molti dei nostri cari, l’ultimo tratto della loro vita.
Per chiudere, augurandomi un grande successo del G8 e
molti altri contributi a questo dibattito sulla Africa
come reale Opportunità per il nostro Paese,
prendo a prestito, parafrasandolo,
un acuto pensiero del filosofo Slavoj Zizek
“Il vero obiettivo delle cause perse non è tentare di difenderle
ma bensì quello di rendere problematica la troppo facile alternativa”
gba
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