domenica 7 marzo 2010

L'Italia oggi...

Il festival


degli idioti


Dal latino idiòta, a sua volta dal greco antico idiòtes (da idios, particolare): privato in contrapposizione a pubblico, cioè che non partecipa alla vita pubblica (in quanto incapace a vario titolo). Colui che vive ai margini o al di fuori della società considerata civile ed assume quindi comportamenti che questa considera spesso sconvenienti o insensati.


Per la precisione

Nell’Italia dove ogni regola è tutt’al più uno stato d’animo, spuntano all’improvviso dei personaggi che rispettano a tal punto la forma da calpestare il senso comune. Come l’impiegata del Pantheon che, in un video che sta facendo il giro del mondo, scavalca la balaustra oltre la quale alcuni musicisti stanno suonando Vivaldi e interrompe il concerto perché «di domenica il Pantheon chiude alle 18». Le spiegano che resta da suonare l’ultimo movimento: quattro minuti appena. Macché, la donna è inflessibile. I concertisti ripongono gli strumenti nelle custodie, fra le urla degli spettatori. Nel monumento di Agrippa è in corso una eroica rivolta del buon senso contro la stupidità. Viene stroncata dal grigiore dell’impiegata, che torna al microfono per ribadire l’unico pensiero che sembra abitarla: «Di domenica il Pantheon chiude alle 18». La prospettiva che possa chiudere alle 18 e 04 evidentemente l’atterrisce: cozza contro il regolamento e la voglia di chiudere baracca e tornare a casa. Non c’è umanità nelle sue parole, neanche un «mi dispiace». Solo quel mantra ottuso ripetuto all’infinito, così simile a quelli che talvolta si sentono pronunciare negli uffici pubblici.
L’elasticità, di cui siamo maestri quando ci fa comodo, trova in questi soprassalti di formalismo il suo contraltare inesorabile. La stessa impiegata, spedita a consegnare le liste elettorali di un partito, sarebbe giunta in ritardo, lamentandosi della burocrazia altrui. Perché di solito chi applica troppo rigidamente le regole è come chi le infrange: un menefreghista.


 


Massimo Gramellini La Stampa 6 Marzo 2010


 


Per completezza


 


dai giornali di oggi veniamo a sapere


 


1)     Che il sindacato ha manifestato piena solidarietà con la   lavoratrice protagonista di questa “idiozia” 



2)   Che la Procura della Repubblica


ha aperto una inchiesta.


 


Qualora l’inchiesta della Procura dovesse concludersi con la richiesta al Governo di un


“illuminante decreto interpretativo”


promulgato con assoluta urgenza,


il Paese tutto tirerà un sospiro di sollievo.


 Finalmente sarà chiaro cosa vuol dire


essere idioti.

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