venerdì 2 dicembre 2011


 Berlusconi è
il sintomo,
la malattia
siamo noi!!!
 
Viva l'Italia
che non si rende conto!!!

 



Ebbene si... adesso che un governo di persone per lo meno competenti sta cercando di capire come affrontare la tragedia di un Paese che da oltre quindici anni non “si rende conto”… dovremmo tutti incominciare a comprendere che affrontare il “male” che ci affligge vuol dire metterci davanti ad uno specchio e scoprire che:

Finché rivendicheremo il buon esempio senza saperlo dare…le cose non potranno cambiare.

Finché accetteremo di pagare in nero idraulici, medici, professionisti e saltimbanchi che ci circondano…le cose non potranno cambiare.

Finché fuggiremo di fronte a qualsivoglia sopruso subito da altri…le cose non potranno cambiare.

Finché pontificheremo sul cosa andrebbe fatto guardandoci bene dal fare quello che sappiamo solo dire…le cose non potranno cambiare.

Finché ci inalbereremo non appena qualcuno dei nostri privilegi, piccoli o grandi che siano, rischi di venire toccato o peggio abolito…le cose non potranno cambiare.

Finché pretenderemo dagli altri quello che noi ci guardiamo bene dal fare…le cose non potranno cambiare.

Finché il nostro prossimo sarà per noi cosa da ignorare…le cose non potranno cambiare.

Finché etica, competenza e lealtà saranno per noi vocaboli per un dotto eloquio e non per il nostro quotidiano fare…le cose non potranno cambiare.

Finché rivendicheremo il meglio senza saperlo offrire…le cose non potranno cambiare.

Finché gli altri sbagliano e noi sapremmo cosa dovrebbero fare ma nulla di quanto rivendicato riusciamo a praticare…le cose non potranno cambiare.

Finché andremo in chiesa pensando che possa bastare senza capire che conta di più fare che pregare…le cose non potranno cambiare.

Finché parcheggeremo in doppia fila pensando che l’importante è essere prossimi a dove si vuole andare…le cose non potranno cambiare.

Finché teorizzeremo rettitudine e giustizia cercando di eludere possibili aggravi economici e doveri…le cose non potranno cambiare.

Finché indicando la luna neanche il nostro dito riusciamo a vedere…le cose non potranno cambiare.

Finché rivendicheremo il buon esempio senza saperlo dare…le cose non potranno cambiare.

Finché identificheremo negli altri il male pensando di essere il bene…le cose non potranno cambiare.

Finché rivendicheremo equità senza saperla offrire…le cose non potranno cambiare.

Finché ci limiteremo a fare degli elenchi…le cose non potranno cambiare.

Finché staremo a guardare…le cose non potranno cambiare.

E’ proprio così… noi siamo la malattia e solo noi possiamo decidere da quando iniziare a curare questo male terribile che distrugge progressivamente la possibilità di “campare a testa alta e con dignità” non solo per l’oggi ma anche per un domani…che vorremmo per tutti migliore…



 
…per far si
che si cambi

oltre a meditare
occorre
AGIRE
su se stessi!!!

 
 
…se volete dite la Vostra qui sotto!!!
 
gba
 

2 commenti:

  1. “Decreto salva Italia” …. tassa sulle barche sopra i 10 metri, aerei ed elicotteri … e perchè no deltaplani aquile e piccioni viaggiatori visto che tutti quanti ne possediamo almeno uno … nessun cenno sui privilegi parlamentari, né di tassazione dei beni della chiesa … Fornero piange perché va in crisi sui tagli delle pensioni e fa “l’alternativa”  lamentandosi della scarsa o nulla  presenza femminile “alle consultazioni”!
    L’EQUITA’ è ancora grandiosamente assente, la crisi economica non deve soltanto rappresentare sacrificio e costringere alla tolleranza, ma almeno dare un segnale di cambiamento positivo.
     
    Margherita Grolla 

    RispondiElimina
  2. “Decreto salva Italia” …. tassa sulle barche sopra i 10 metri, aerei ed elicotteri … e perchè no deltaplani aquile e piccioni viaggiatori visto che tutti quanti ne possediamo almeno uno … nessun cenno sui privilegi parlamentari, né di tassazione dei beni della chiesa … Fornero piange perché va in crisi sui tagli delle pensioni e fa “l’alternativa”  lamentandosi della scarsa o nulla  presenza femminile “alle consultazioni”!
    L’EQUITA’ è ancora grandiosamente assente, la crisi economica non deve soltanto rappresentare sacrificio e costringere alla tolleranza, ma almeno dare un segnale di cambiamento positivo.
     
    Margherita Grolla 

    RispondiElimina