Geremia Ciao…
Ebbene si...mi sono deciso a scriverTi pur sapendo, da agnostico impenitente, che non mi leggerai... ma Tu da buon cattolico osservante... magari riuscirai a smentirmi leggendomi.
Lo faccio perché ieri sera ero con Angelo per siglare la messa in liquidazione della nostra società e quando il notaio mi ha detto, per due volte di seguito vista la mia titubanza, “firmi qui sotto in modo leggibile” non potevo certo giustificarmi dicendole che stavo pensando a Te, non avrebbe capito.
ISO la qualità NETWORK lo stare insieme. Ti ricordi? Eravamo nel Tuo ufficio di Brescia. Ti proposi questa interpretazione del nome che avremmo voluto dare alla società, prima di parlarne con Angelo e con Valter, e Tu mi rispondesti che dentro alla interpretazione, molto personale, che avevo dato al possibile nome…c’era tutto me stesso. Cercare e offrire sempre il meglio, alle volte anche commettendo errori, per costruire insieme agli altri la qualità, frutto del meglio di tutti, a prescindere dalle reciproche e sacrosante differenze.
Quel giorno capii che Tu saresti stato per me non solo importante, lo eri già e di molto, ma determinante. Io agnostico, Tu cattolico, io ordinato, Tu disordinato, io meridionale, Tu bresciano doc, io a volte saccente, Tu dotto ma umile, io a volte logorroico, Tu pochissime parole ma profonde, e via di questo passo…con differenze enormi ma uniti dal piacere di scoprirsi reciprocamente per diventare reciprocamente migliori.
Sono passati oltre dieci anni. E’ successo di tutto. Dopo poco tempo il maledetto male. Ricordo la Tua telefonata dal parcheggio dell’Ospedale di Brescia dove avevi ritirato gli esiti di esami... fatti per far svanire i dubbi… ”Gianni per me non c’è più niente da fere” fu la tremenda ed inappellabile certezza che mi stavi comunicando… Io senza parole tentavo goffamente di darTi conforto e speranza. Tu che con inarrivabile lucidità mi dicesti “Ora vado a dirlo alla mia compagna, con Lei decideremo come fare, cosa dire, come proseguire”.
E si Tu avevi da sempre al fianco la “qualità” che, insieme alla Tua, faceva “rete” ed infatti mi spiegaste insieme, dopo qualche tempo in riva a lago d’Iseo, con il male che avanzava senza tregua… che Voi eravate Due… Diversi ma uniti... altro che metà della mela, minchiate da telenovela, Due e Diversi ma con un unico obiettivo, darsi reciprocamente qualità. Entrambi convinti che persino nel litigare può esserci qualità
Da quella serata in riva al lago... io iniziai a capire che non avrei potuto vivere, come Voi, il piacere di vivere insieme le rispettive diversità. Io avevo scommesso, per lo stesso progetto di vita e sia pure in ritardo, su una persona si molto diversa da me che però mi voleva e voleva a sua volta essere la mezza mela ed oltretutto la metà migliore. Due mezze mele, peraltro dominanti, non possono durare in eterno, giustamente i fattori esterni e non solo le fanno marcire.
Infatti è stata una telenovela finita quest’anno ed in malo modo. La Tua è finita prima, repentinamente e tragicamente, ma sempre vissuta unitamente, in Due, moralmente integri forti e uniti fino all’ultimo Tuo respiro. Pochi giorni prima ero venuto a trovarTi e tra le varie cose, ricordando la passeggiata sul lago…, Tu trovasti il modo di dirmi che senza di “Lei” non ce l’avresti fatta ad affrontare un così atroce destino. Due che non si può dividere con niente... come dice Erri De Luca nella splendida poesia che ha proprio lo stesso titolo.
E' andata così e... per chiudere al peggio l’anno peggiore della mia vita… chiude anche la ISO NETWORK s.r.l., la qualità di ognuno messa in rete, qualche lacrima con Angelo ed i ricordi…. sentendosi ripetere “firmi qui in modo leggibile”. E no il notaio non poteva immaginare e tanto meno capire. Neanche gli altri che mi sono stati vicini, dal concepimento ad oggi, nonostante "Polvere di Luna"... hanno capito come avevi capito Tu… Geremia si...avevi proprio capito bene ed infatti, non a caso, sei diventata, per me, per Padre Kizito ma non solo, la luce che illumina il sia pur difficoltoso cammino di "Polvere di Luna"…la “Geremia School”.
Mi piace immaginarmi ad aprirTi, tutte le mattine, la porta della Tua scuola a Nairobi… per far si che Tu possa insegnare l’uso della tecnologia ai ragazzi africani…lontani parenti di quelli che si stipavano nella Tua cinquecento nel cortile della Università di Brescia…altro fantastico ricordo di “diversità e condivisione”…
Come vedi i miei desideri di "qualità e condivisione", familiare e professionale, sono naufragati nello stesso anno…e miseramente. Posso solo darmi da fare per far si che possa continuare ad aprirTi idealmente… la porta, anche se vorrei tanto raggiungerTi per ringraziarTi di aver capito cosa c’è nel mio "essere" e magari per riprendere i nostri discorsi che iniziavano senza poter mai, giustamente, finire. Ma per farlo ci vuole troppo coraggio!!!
Aspetto... amico mio il coraggio o la forza di crederci ancora… Tu sicuramente mi aiuterai.
Ciao Geremia !!!
gba
…se volete dite la Vostra qui sotto!!!
una lacrima di commozione da chi ha vissuto direttamente per qualche anno la storia di ISO Network, un sorriso nel cuore ricordando Geremia, un augurio a te, Gianni, che tu riesca a ritrovare il Tuo coraggio e la Tua forza.....
RispondiEliminaMara