La cultura
oramai
imperante
da “Arbitro venduto”...
Nei giorni scorsi era tutto un lamento di juventini. «Di
sicuro ridurranno la squalifica a Ibrahimovic. Quest’anno lo scudetto deve
andare a Berlusconi». Poi la squalifica non è stata ridotta e il virus del
sospetto è immediatamente trasmigrato fra i milanisti. «L’élite al potere vuole
punire Berlusconi e far vincere di nuovo lo scudetto alla Juve». Il calcio è lo
sfogatoio delle nostre paturnie e dunque non ci sarebbe da preoccuparsi troppo,
se non fosse che l’approccio tifoso si è ormai allargato agli altri aspetti del
vivere. Non esiste decisione di un’autorità che non venga sottoposta a lettura
dietrologica, tesa a far passare il penalizzato per vittima di un complotto.
Per limitarsi all’ultima settimana: se tre periti universitari
danno ragione alla Fiat in una causa di diffamazione sono dei prezzolati, se
Caselli indaga sulla frangia violenta che opera all’ombra dei No Tav è un
mafioso, se un pubblico ministero ritiene B un corruttore appartiene alla categoria
dei bolscevichi ossessivi.
Questo nella vita pubblica, ma scandagliando quelle private
troveremmo casi analoghi: nella mia c’è un vigile che mi ha multato per un
minuscolo divieto di sosta ed era chiaramente in malafede, così come uno dei
miei migliori amici è convinto che il votaccio rimediato dalla figlia sia una
rappresaglia dell’insegnante nei suoi confronti, non essendosi lui presentato
all’ultima riunione dei genitori. Abbiamo talmente screditato il concetto di
autorità che l’idea che un giudice, un vigile o un insegnante decidano e magari
sbaglino di testa propria non viene più nemmeno presa in considerazione.
25 Febbraio 2012 La Stampa
Buongiorno di Massimo Gramellini
...o se preferite da
“Portineria inconcludente”
conferma ancora
una volta che
Berlusconi
prescritto
è solo il sintomo,
la malattia
siamo noi!!!
…se volete dite la Vostra qui
sotto!!!
gba
ciao papino!
RispondiEliminaHo detto ciao!
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