Cambiamento si
ma non
esageriamo…
ma non
esageriamo…
Figli delle
(5) stelle
Nominato la sera, l’assessore all’Urbanistica
della Parma di Grillo si è dimesso la mattina, dopo che sul sito del giornale
locale una lettrice ne aveva rivelato gli altarini: il fallimento di un’azienda
e la ristrutturazione di una casa senza permessi. Non il curriculum ideale per
chi, nel nuovo incarico, quei permessi avrebbe dovuto concederli. La fulminea
parabola dell’architetto Bruni ha riacceso la miccia del disincanto.
Nella città-laboratorio del grillismo si
assiste da settimane a un susseguirsi di lentezze, ingenuità e goffaggini che
in politica sono altrettanti peccati mortali. La difficoltà del sindaco
Pizzarotti nel selezionare la nuova classe dirigente sta dando ragione ai
realisti che considerano la politica una professione, non un passatempo per
dilettanti allo sbaraglio. Mentre strapperà un sorriso di compiacimento ai
cinici l’amara considerazione che, in questo Paese di moralisti verbali, tutti
sembrano custodire uno scheletro nell’armadio.
Poiché un corsivo chiamato Buongiorno non può venire meno alla sua ragione sociale, mi ostino a cercare in tanto sconforto uno spiraglio di speranza: una cittadina ha rivelato le magagne dell’assessore sul web, il movimento che aveva scelto l’assessore ha riconosciuto la bontà della denuncia, l’assessore si è dimesso. Tutto in ventiquattr’ore. Capisco che la democrazia di Internet si presti al rischio dell’isteria e della gogna. Ma capisco anche che, se i partiti in disgrazia avessero applicato il metodo Parma, ci saremmo risparmiati qualche Lusi e parecchi abusi.
Poiché un corsivo chiamato Buongiorno non può venire meno alla sua ragione sociale, mi ostino a cercare in tanto sconforto uno spiraglio di speranza: una cittadina ha rivelato le magagne dell’assessore sul web, il movimento che aveva scelto l’assessore ha riconosciuto la bontà della denuncia, l’assessore si è dimesso. Tutto in ventiquattr’ore. Capisco che la democrazia di Internet si presti al rischio dell’isteria e della gogna. Ma capisco anche che, se i partiti in disgrazia avessero applicato il metodo Parma, ci saremmo risparmiati qualche Lusi e parecchi abusi.
Massimo
Gramellini – Buongiorno
La Stampa
– 23 Giugno 2012
Una voluta provocazione:
Ma…le schede bianche
potrebbero governare?
Lo chiedo
perché è oramai
l’unica possibile rappresentanza
politica, in Italia, per le persone
leali,
oneste,rispettose,
corrette,competenti
e
dotate di
buon senso!!!
----
…per
far si
che
le cose
cambino
in meglio
oltre
a meditare
occorre
AGIRE!!!
…se volete dite la Vostra qui sotto!!!
gba
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