Cultura dei Valori
o
Cultura dei Poteri
o
Cultura dei Poteri
Non è casuale che il 24 Febbraio 2013
nel pomeriggio, vedi locandina prossimi appuntamenti, proporremo, a chi vorrà
essere dei nostri, un incontro dedicato all’Arte… lo
facciamo nel giorno delle elezioni per marcare la distanza tra chi considera la
“Cultura dei Valori”
il primo punto di qualsivoglia ipotesi di riscossa sociale e politica e chi invece
ci chiede di scegliere tra partiti che per i due mesi di campagna elettorale ci
hanno proposto, con sfumature diverse, slogan e contenuti abissalmente distanti
dalle vere priorità del Paese proponendo la oramai trita, ritrita e nauseante
“Cultura dei Poteri” .
Non
abbiamo sentito, in campagna elettorale, parlare di Cultura di Territorio, di
Ambiente, di Ricerca, di Università, di Giustizia, di Carceri, di Etica di Competenza
di Lealtà di Futuro di Programmi Operativi Concreti, hanno tutti rincorso, sul
suo terreno, uno psicopatico* (*ciò che si verifica nella propria testa è
reale, ciò che capita fuori dalla propria testa è irreale) che da circa un
ventennio imbonisce coloro che preferiscono ragionare con la pancia e non con
la mente.
A
tutti i commedianti del teatrino della politica, considerata bene di pochi e
non bene di tutti, è sfuggito quale inestimabile valore abbia e ancor di più
potrebbe avere il nostro Patrimonio Culturale, Artistico, Paesaggistico, Enogastronomico… da
tutti ritenuto unico al mondo.
Se
questo patrimonio diventasse il settore trainante della nostra economia…se
insegnassimo agli Italiani tutti che lo sviluppo del turismo implica un
approccio al visitatore che lo induca a tornare o a mandarci qualche sua
conoscenza… invece di considerarlo un pollo da spennare presto e bene… vuoi
vedere che magari dovremmo rincorrere meno spread, imu restituite e non o
dibattiti assurdi per scegliere tra lavoro con tumore o disoccupazione con
fame.
E
no scusate… ma noi vogliamo stare tra quelli che, ragionando con la mente e non
con la pancia, vogliono marcare la distanza tra psicopatia e realtà oggettiva,
tra poteri e valori, tra ignoranza e cultura, tra furbizia e buon senso.
Noi
sceglieremo anche questa volta di votare turandoci il naso… ma vorremmo che
fosse l’ultima… con la consapevolezza che solo una profonda rivoluzione
culturale potrà portarci ad avere la forza e la consapevolezza di far sì che il nostro cambiamento…cambi davvero
questo Paese.
Solo
allora voteremo in una vera democrazia, sulla base di programmi seri, senza
etichette oramai obsolete, scegliendo gli eletti… senza turarci il naso.
Vi
aspettiamo in tanti e saremo sempre di più.
gba
…se volete dite la
Vostra qui sotto!!!
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