Prima di giudicare…
“Perché difendiamo
il nostro professore”
il nostro professore”
Saluzzo, un gruppo di ex
allieve:
ha sbagliato ma noi gli
dobbiamo tutto
Egregio
Direttore, siamo un gruppo di ex studentesse del Liceo Socio Pedagogico di
Saluzzo, alunne per quatto anni del professore arrestato per aver intrattenuto
rapporti sessuali con minorenni.
Le
scriviamo per dire a lei, e a tutti i lettori, che la notizia ci ha
profondamente sconvolte, è stata per noi come un fulmine a ciel sereno. I
giornali e i media ci hanno restituito un’immagine del nostro caro professore
completamente distorta, l’hanno dipinto come un mostro, un carnefice, una
persona subdola capace di utilizzare il suo fascino intellettuale come mezzo
per ottenere favori sessuali.Fin
dal primo giorno in cui lui è entrato nella nostra classe è stato subito
feeling.
V.G.
è il professore che ogni studente vorrebbe avere. Dotato di infinita cultura,
sapeva far appassionare ogni studente, anche quello più ostico, alle sue
lezioni. Nelle ore di storia e di letteratura riusciva a conquistare la nostra
attenzione con il solo mezzo della parola. Quando spiegava Dante o Foscolo lui
era lì, all’Inferno, nel girone dei traditori con il Conte Ugolino a piangere
per la miseria e la disperazione di un essere umano lasciato solo a compiere
miserabile atti, ed era anche a Firenze, nella Chiesa di Santa Croce, ad
ammirare le tombe di quei Grandi che hanno reso l’Italia la patria della
cultura e dell’arte mondiale.
Noi
lo vogliamo ricordare così. Con le lacrime agli occhi per l’emozione mentre
cercava di convincerci che conoscere la Storia vuol dire conoscere noi stessi,
che le gesta o le atrocità compiute nel passato non sono conoscenze vuote, ma
sale prezioso per il nostro futuro, per la nostra vita. Lui ha dato tutto se
stesso per i suoi studenti, ci ha dato l’anima.
Ora,
vedere sulle prime pagine dei giornali che quella stessa persona è stata capace
di compiere atti disdicevoli ci fa male; sappiamo che negli ultimi tempi era
infelice, era nervoso, non stava più bene con se stesso. Per noi era un mito.
Ora abbiamo capito che anche lui, semplicemente, è un uomo. E come tutti gli
uomini, può cadere in tentazione e commettere errori. Lui ha sbagliato e ora
sta già pagando e continuerà a farlo con onestà e consapevolezza.
Con
questa lettera noi non vogliamo difenderlo, ma vogliamo far capire a tutte le
persone che non hanno potuto conoscerlo, che è stato veramente un buon
professore, il migliore che potessimo desiderare. V.G. ci ha sempre insegnato
che le persone non vanno giudicate ma capite. Noi stiamo cercando di
capire.
Caro
professore, vogliamo dirle grazie per tutto quello che ha fatto per noi, lei è
stato prezioso per la nostra formazione culturale e personale. Sappia che noi,
nonostante tutto, le saremo vicine sempre, o come piacerebbe a lei, finché il
sole risplenderà su le sciagure umane.
Le ragazze della V b 2008/2009
La Stampa 26/08/2013 - La lettera
…dopo
essere stati giudicati
Italia fuori dalla
classifica Ue delle regioni più competitive
La Lombardia arretra con tutto il
Nord,
la Sicilia fanalino di
coda
La
crisi ha cancellato l’Italia dalla cartina europea della competitività. Anche
la Lombardia, fino a tre anni fa tra le prime cento regioni europee, è uscita
dalla classifica e si trova ora al 128esimo posto. Lo certifica la Commissione
europea nell’indice del 2013.
In testa alla Top 5 c’è Utrech, in Olanda, seguita
dall’area di Londra, dal Berkshire - Buckinghamshire - Oxfordshire (Gran
Bretagna), da Stoccolma, e dal Surrey (ancora in Gran Bretagna). Le regioni del
meridione d’Italia occupano tutte le ultime posizioni della classifica. La
Sicilia è al 235esimo posto su 262. La Calabria è al 233esimo subito dietro
alla Puglia e poco distante dalla Basilicata (227).
La
classifica è stata stilata tenendo conto di diversi fattori: istituzioni,
stabilità macroeconomica, infrastrutture, sanità e istruzione di base. Nessuna
delle regioni italiane è stata `promossa a pieni voti´ in almeno uno di questi
capitoli. Scorrendo l’elenco si trovano tutte nella parte bassa della lista.
Sardegna (222), Campania (217) e Molise (201), hanno ottenuto risultati
paragonabili a quelli raggiunti dalle zone più depresse est europeo. Punteggi
migliori, ma comunque preoccupanti, per le altre. Dopo la Lombardia, al
141esimo posto si trova l’Emilia Romagna, al 143esimo il Lazio, al 145 la
Provincia autonoma di Trento, e poi ancora la Liguria (146), il Piemonte (152),
il Friuli (157), il Veneto (158), La Toscana (160), l’Umbria (167), la
Provincia autonoma di Bolzano (173), le Marche (177), la Valle d’Aosta (178) e
l’Abruzzo (187).
La Stampa 24/08/2013 – Economia
Meditate
gente
meditate!!!
e se volete,dite la Vostra qui sotto!!!
gba
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