lunedì 26 agosto 2013


Prima di giudicare…

“Perché difendiamo
il nostro professore”

Saluzzo, un gruppo di ex allieve:
ha sbagliato ma noi gli dobbiamo tutto

Egregio Direttore, siamo un gruppo di ex studentesse del Liceo Socio Pedagogico di Saluzzo, alunne per quatto anni del professore arrestato per aver intrattenuto rapporti sessuali con minorenni. 

Le scriviamo per dire a lei, e a tutti i lettori, che la notizia ci ha profondamente sconvolte, è stata per noi come un fulmine a ciel sereno. I giornali e i media ci hanno restituito un’immagine del nostro caro professore completamente distorta, l’hanno dipinto come un mostro, un carnefice, una persona subdola capace di utilizzare il suo fascino intellettuale come mezzo per ottenere favori sessuali.Fin dal primo giorno in cui lui è entrato nella nostra classe è stato subito feeling. 

V.G. è il professore che ogni studente vorrebbe avere. Dotato di infinita cultura, sapeva far appassionare ogni studente, anche quello più ostico, alle sue lezioni. Nelle ore di storia e di letteratura riusciva a conquistare la nostra attenzione con il solo mezzo della parola. Quando spiegava Dante o Foscolo lui era lì, all’Inferno, nel girone dei traditori con il Conte Ugolino a piangere per la miseria e la disperazione di un essere umano lasciato solo a compiere miserabile atti, ed era anche a Firenze, nella Chiesa di Santa Croce, ad ammirare le tombe di quei Grandi che hanno reso l’Italia la patria della cultura e dell’arte mondiale. 

Noi lo vogliamo ricordare così. Con le lacrime agli occhi per l’emozione mentre cercava di convincerci che conoscere la Storia vuol dire conoscere noi stessi, che le gesta o le atrocità compiute nel passato non sono conoscenze vuote, ma sale prezioso per il nostro futuro, per la nostra vita. Lui ha dato tutto se stesso per i suoi studenti, ci ha dato l’anima.  

Ora, vedere sulle prime pagine dei giornali che quella stessa persona è stata capace di compiere atti disdicevoli ci fa male; sappiamo che negli ultimi tempi era infelice, era nervoso, non stava più bene con se stesso. Per noi era un mito. Ora abbiamo capito che anche lui, semplicemente, è un uomo. E come tutti gli uomini, può cadere in tentazione e commettere errori. Lui ha sbagliato e ora sta già pagando e continuerà a farlo con onestà e consapevolezza. 

Con questa lettera noi non vogliamo difenderlo, ma vogliamo far capire a tutte le persone che non hanno potuto conoscerlo, che è stato veramente un buon professore, il migliore che potessimo desiderare. V.G. ci ha sempre insegnato che le persone non vanno giudicate ma capite. Noi stiamo cercando di capire. 

Caro professore, vogliamo dirle grazie per tutto quello che ha fatto per noi, lei è stato prezioso per la nostra formazione culturale e personale. Sappia che noi, nonostante tutto, le saremo vicine sempre, o come piacerebbe a lei, finché il sole risplenderà su le sciagure umane. 
Le ragazze della V b 2008/2009

La Stampa 26/08/2013 - La lettera

…dopo
essere stati giudicati

Italia fuori dalla classifica Ue delle regioni più competitive

La Lombardia arretra con tutto il Nord,
la Sicilia fanalino di coda

La crisi ha cancellato l’Italia dalla cartina europea della competitività. Anche la Lombardia, fino a tre anni fa tra le prime cento regioni europee, è uscita dalla classifica e si trova ora al 128esimo posto. Lo certifica la Commissione europea nell’indice del 2013. In testa alla Top 5 c’è Utrech, in Olanda, seguita dall’area di Londra, dal Berkshire - Buckinghamshire - Oxfordshire (Gran Bretagna), da Stoccolma, e dal Surrey (ancora in Gran Bretagna). Le regioni del meridione d’Italia occupano tutte le ultime posizioni della classifica. La Sicilia è al 235esimo posto su 262. La Calabria è al 233esimo subito dietro alla Puglia e poco distante dalla Basilicata (227). 

La classifica è stata stilata tenendo conto di diversi fattori: istituzioni, stabilità macroeconomica, infrastrutture, sanità e istruzione di base. Nessuna delle regioni italiane è stata `promossa a pieni voti´ in almeno uno di questi capitoli. Scorrendo l’elenco si trovano tutte nella parte bassa della lista. Sardegna (222), Campania (217) e Molise (201), hanno ottenuto risultati paragonabili a quelli raggiunti dalle zone più depresse est europeo. Punteggi migliori, ma comunque preoccupanti, per le altre. Dopo la Lombardia, al 141esimo posto si trova l’Emilia Romagna, al 143esimo il Lazio, al 145 la Provincia autonoma di Trento, e poi ancora la Liguria (146), il Piemonte (152), il Friuli (157), il Veneto (158), La Toscana (160), l’Umbria (167), la Provincia autonoma di Bolzano (173), le Marche (177), la Valle d’Aosta (178) e l’Abruzzo (187). 

La Stampa 24/08/2013 – Economia


Meditate
gente
meditate!!!

e se volete,dite la Vostra qui sotto!!!

gba

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