Lacrime di rabbia
per la morte di quattro giovani militari, impegnati in una missione impossibile, in una terra impossibile, dominata da poca gente, purtroppo possibile, che terrorizza un popolo rassegnato.
La stessa rabbia
la proviamo nel leggere, in Italia, i commenti di politici ipocriti che non sanno cosa sia la politica intesa come “l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti” e tanto meno riescono a distinguere con chi, a livello internazionale, occorre “fare politica comune” per cercare di costruire il "bene di tutti".
Non a caso siamo diventati “più amici” di Putin, di Gheddafi e della Cina, paesi che hanno in comune l'incomprensione per la democrazia, perché solo l’interesse economico muove le azioni del nostro governo guidato da un personaggio attento esclusivamente al suo personale interesse economico.
La stessa rabbia
la proviamo nel vedere che oramai la rassegnazione, anche nel nostro Paese, domina le menti dei più riuscendo a farci considerare normale l’utilizzo delle minacce esplicite nei confronti di chi osa pubblicamente dire che “la pensa in maniera diversa dal conduttore”.
Nella rassegnazione, la storia insegna, è facile imboccare vie oscure che portano a devastanti dittature. Forse è arrivato il momento di risvegliare le nostre menti magari trasformando, proprio a partire da oggi, le lacrime di rabbia in
Lacrime di gioia
per il fatto che il Nobel per la Pace sia stato assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo, condannato a 11 anni di carcere e recluso dallo scorso 25 dicembre.
Liu rappresenta «il simbolo della campagna per il rispetto e l’applicazione dei diritti umani fondamentali» in un Paese, la Cina, che ha nei suoi vertici politici, coerentemente, definito “osceno” questo sacrosanto riconoscimento.
Il più importante diritto umano è la libertà di pensare, esprimersi, scegliere. Il futuro potrà essere migliore se dall’Afghanistan all’Italia, passando dall’Africa, alla Cina ed oltre nessun Popolo permetterà alla rassegnazione di vincere perché avrà sempre la forza di lottare per poter pensare, esprimersi e scegliere…Libera Mente.
gba
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