Bruno
e non solo
dopo l’articolo
apparso su Repubblica.
Riportiamo dal Suo
BLOG…
Per la gioia di chi ci comanda e continua falsamente a predicare che la crisi sta finendo e che va tutto bene, ecco la storia di Viviana...leggetela direttamente per come esce dalla sua mano:
"Raccontare la mia storia in poche righe.... vediamo di riuscirci.
Ho 52 anni e da circa 6 anni sono praticamente disoccupata. Ho iniziato a lavorare da quando avevo 18 anni.Ho iniziato come semplice segretaria, poi via via negli anni sono arrivata ad essere segretaria di direzione presso una società petrolifera russa.
Con la Guerra nel Golfo, è iniziata la crisi... e la società per la quale lavoravo ha chiuso.
Mi ero sempre dichiarata fortunata per quanto riguarda il piano lavorativo.... avevo un ottimo stipendio... una casa di proprietà a Roma, una in Sardegna, (entrambe con mutuo sopra) e immaginavo il mio futuro roseo...Dopo la chiusura della società per la quale lavoravo, mi sono subito resa conto che non sarebbe stato facile trovare un lavoro onesto... e così ho pensato di aprire un negozio.... che si è rivelato un vero e proprio fallimento...
Gli incassi non hanno mai coperto le spese e così ho dovuto rimetterci sempre qualcosa di mio...ho dovuto vendere prima la casa della Sardegna.....poi l'abitazione che mi ha visto nascere...un dolore terribile. Pensavo di venderla per comprarne una fuori Roma.... ma la sfiga nella mia vita ha voluto far da padrona....ho dato quasi tutti i soldi che mi erano rimasti per comprare una casa ad Ardea, ma al momento di fare il rogito è venuto fuori che il costruttore era fallito....quindi ora mi ritrovo con mio marito e mia madre a vivere in affitto...
In affitto che paghiamo con i soldi che ci sono rimasti...ma questi soldi prima o poi finiranno.Nel frattempo io sono alla continua ricerca di un qualsiasi posto di lavoro, ma sono vecchia anche per fare le pulizie...... e io non so più davvero a chi rivolgermi e cosa devo fare...Questa in poche parole è la mia storia.... "
lunedì, 07 marzo 2011
La storia di Alessandra...Gnoramà!!
Salve a tutti
prima di iniziare la mia giornata, faticosamente in cerca dell'agognato posto di lavoro, voglio spendere due parole per una persona che di certo merita un attenzione pari alla mia , se non maggiore...poche ore dopo l'uscita dell'articolo de La Repubblica, ricevo una mail...la mia attenzione viene catalizzata immediatamente dalla foto sul profilo della persona che la manda...un'immagine che non ha bisogno di commenti e che dà subito l'idea di ciò che sta dietro..una foto di Anna Magnani...un primo piano stretto, tagliato, forte ed intenso...la lettera è di Alessandra, dopo aver avuto il suo permesso ve la faccio leggere, pubblicandola quasi interamente:
"Ciao Bruno
sono venuta a conoscenza di te leggendo un articolo su repubblica.So anche che il tuo vero nome non è Bruno, ma ti chiamerò così.Sono in chemioterapia da due anni ormai, potrei quasi dire che la mia condizione di paziente oncologica si sta cronicizzando, come la mia condizione di disoccupata...e non so se e quando mi faranno smettere.
Il mio cancro, che quando mi è stato diagnosticato era già al IV stadio, cioè il massimo, con metastasi alla maggior parte dei linfonodi, si sta rivelando una malattia pigra, che continua a progredire in modo molto lento, ma sempre di progressione si parla.
Cmq, per la cronaca, mi sono operata il giorno dopo il terremoto dell'Aquila, il 7 aprile 2009 e da maggio 2009 sono in chemioterapia; la chemio la sopporto abbastanza bene; si tratta di 44 ore ininterrotte di infusione ogni 15 gg e i problemi ad essa legati spariscono entro il quinto gorno, più o meno.
Sono un'insegnante di inglese e francese nelle scuole medie e superiori. Da quando ho scoperto di avere il cancro (al colon) non ho più lavorato, non sono mai stata più chiamata per supplenze, eccetto le ultime due, incarichi entrambi di soli due giorni, che mi sono capitate nell'ultimo mese, ma, capirai che me ne faccio di due supplenze di due giorni l'una in due anni solari.
E pensare che ho creduto di poter trarre vantaggio dalla mia condizione di invalida civile al 100%; ho creduto di potermi inserire nella graduatoria dei riservisti (mi sembra si dica così), cioè di coloro che hanno le agevolazioni legate alla legge 104, che riguarda gli invalidi civili.
Invece per una questione di tempi, non ho potuto aggiornare la mia posizione in graduatoria, perchè quando sono stati riapert i termini per poterlo fare, era maggio 2009, io non avevo ancora in mano il verbale che attestava la mia invalidità, anche se lo ero già stata dichiarata con una visita ufficiale da parte di una commissione medica della asl.
Siccome poi i termini per aggiornare il punteggio o la posizione in graduatoria si aprono ogni due anni, ho creduto di dover aspettare fino a maggio-giugno 2011, ma il decreto mille proroghe, appena approvato, ha congelato tutto per altri due anni.
Per allora sarò guarita (spero) e quindi non avrò più accesso alla graduatoria speciale, opure sarò morta, quindi amen. Il risultato non cambia, perché in tutti questi anni che non avrò maturato punti con le supplenze (per guadagnare un punto ci vogliono 16 giorni di incarico) saranno così tanti gli insegnanti che mi avranno superato che non avrò più alcuna chance di pensare all'insegnamento come lavoro stabile e definitivo.
Prima di laurearmi mi sono diplomata alla scuola per interpreti di Milano e mi capita di fare traduzioni; ma anche queste non mi garantiscono la stabilità, perchè vanno e vengono. Ma tutto sommato non mi lamento. Il lavoro me lo sto inventando. Decoro interni a pennello, faccio candele, faccio oggetti e quadri di lana infeltrita ad ago, restauro e, a volte, re-invento mobili vecchi che prendo dai rigattieri e rivendo.
Se vuoi vedere qualcosa che faccio cerca Gnoramàsu fb; Gnoramà sono io; il nome che ho scelto significa "signora mastra" ed è così che chiamavano mia nonna, moglie di un mastro artigiano sarto. Ho scelto questo nome per l'assonanza con la parola gnomo, che è il mio simbolo...
"avete letto?
devo commentare?
Bruno
domenica, 06 marzo 2011
una svolta inaspettata...
Negli ultimi giorni è successo qualcosa che ha stravolto la situazione...
No, non ho ancora trovato lavoro...Ho solo trovato delle motivazioni in più, per fare qualcosa di più, non solo per me stesso...
Alle volte capita, specialmente quando si ha poco o nulla, di essere troppo concentrati su se stessi, sulle proprie disgrazie...E' comprensibile, è umano, chi non lo farebbe...Eppure probabilmente quello è il momento più adatto per allargare il cerchio.
Cosa è successo nello specifico? L'iniziativa "una mail per Bruno" ha avuto degli effetti alquanto bizzarri...Si, i miei amici di facebook hanno inviato le mail come avevo chiesto, e le risposte sono arrivate...Ma non come previsto...Meglio.
La Repubblica, noto quotidiano nazionale, ha risposto all'appello.Prontamente, senza riserve.
Nella persona di Massimo Razzi, che di certo non ha bisogno di pubblicità, ho potuto trovare un'ottimo referente per poter divulgare la mia storia, esporre il mio disagio e migliorare qualitativamente la mia ricerca di una soluzione.
E' successo di più.Dopo la pubblicazione dell'articolo sul sito de La Repubblica, si è scatenato il finimondo.La mia pagina Facebook, nel giro di 24 ore contava circa 350 richieste di amicizia, 200 e più messaggi e altrettanti post in bacheca.
Dopo 48 ore le cifre erano più che raddoppiate.Al momento conto 820 amicizie...
Certo, i messaggi per i quali ero più ansioso erano quelli con proposte di lavoro, ma col passare dei minuti mi sono reso conto che c'era di più.
Circa il 70% delle parole di conforto e solidarietà provenivano da altri disoccupati...
gente proprio come me, in situazioni se non analoghe, decisamente peggiori...
Ecco da qui la decisione di cambiare il nome del blog al plurale...
Bruno e i SUPERDISOCCUPATI...
Sconcertato, indignato, arrabiato, frustrato, rassegnato, un popolo intero di persone che nella vita stanno soltanto sbattendo la faccia...Alcuni persino con reali, gravi problemi di salute.Gravi, con "G" maiuscola...quelli dai quali ti salvi a malapena solo se hai soldi e fiducia nella vita...non certo se sei disoccupato, in balia delle "MUTUE" e stanco ed avvilito per le porte chiuse.
Non voglio fare il Savonarola, o il vendicatore mascherato degli oppressi e degli sconfitti.No.Voglio solo dare una mano proprio nel momento in cui IO ho bisogno di una mano.
Vorrei poter dire e far dire alla nostra classe dirigente quanto sia stato deleterio il lavoro da loro svolto finora e quanto danno abbia portato a chi si affacciava alla vita con la speranza e l'entusiasmo di chi vuole vivere davvero, anche per poter cambiare il mondo. Siamo stati cambiati a nostra volta...in maniera disastrosa.In tutto ciò non c'è nessun impegno di parte.Nessuna faziosità politica, e nessun tentativo di scalata o di arrivismo.E' solo voglia di risollevarsi.
Non ci meritiamo di sopravvivere e basta.
Non ci meritiamo di morire nel silenzio.
Non ci meritiamo di affogare nell'indifferenza.
Non ci meritiamo un numero nelle statistiche che prenda il posto del nostro nome.
Non ci meritiamo le spallucce dei politici, degli economisti e dei manager d'assalto.
Siamo tutti superdisoccupati. Dateci ascolto. Mettiamo la faccia. Forse a qualcuno piace scommettere sulle nostre vite, ma da questo gioco terribile e cinico ne usciranno sconfitti. Che siano pronti a scommettere le loro calde, comode, sedie.
Perché in fondo, cerchiamo di capirlo, se una generazione, due generazioni escono sconfitte e distrutte dalla mancanza di opportunità, siamo sconfitti tutti.
Nessuno escluso. Bruno
…una parziale cronaca di questa realtà amara
che molti si ostinano
ad ignorare.
gba
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