giovedì 10 marzo 2011


 Un popolo
che non si
indigna …
 



"Qualcuno sta tentando di cambiare
la data di nascita di Ruby Rubacuori"



Scoop de "Il Fatto": due italiani
si sono presentati all'anagrafe marocchina
offrendo molti soldi per
falsificare l'età della ragazza e renderla
maggiorenne all'epoca del "Bunga Bunga"



Due italiani accompagnati da un interprete marocchino, forse provenienti da Milano, avrebbero contattato il 7 febbraio scorso una funzionaria dell’anagrafe del piccolo villaggio del Marocco dove nacque Ruby, Fkih Ben Salah, chiedendole, invano, di falsificarne la data di nascita facendola risultare maggiorenne all’epoca delle sue frequentazioni con il premier Silvio Berlusconi.

Lo riferisce questa mattina Il Fatto Quotidiano. Il giornale afferma di essere stato contattato a metà febbraio da un parente della funzionaria. Dopo due settimane di verifiche e un viaggio sul posto, gli inviati del quotidiano affermano, in un servizio esclusivo, di avere raccolto la testimonianza della donna e «nuovi elementi utili a chiarire la vicenda». Tra questi, il certificato di nascita di Karima El Marough, pubblicato in prima pagina daIl Fatto, dove la ragazza risulta nata il primo novembre 1992.

Le persone che hanno contattato la funzionaria - scrive Il Fatto - «prima le hanno spiegato che volevano dare un’occhiata ai documenti d’anagrafe di questa tale Karima. Poi hanno fatto capire che la data di nascita annotata sul pubblico registro non è quella giusta», chiedendo di «correggere l’errore con un nuovo atto in cui inserire l’anno giusto, il 1990, al posto del 1992».
Operazione non semplice all’anagrafe marocchina dove gli atti sono ancora scritti a mano, e che la funzionaria ha rifiutato di compiere. «Temevo di passare qualche guaio», ha spiegato agli inviati del Fatto, aggiungendo: «Mi hanno offerto una somma importante».


 



10 Marzo 2011 La Stampa



… sino a
ribellarsi
civilmente …
 
Al verde
 



Quand’è stata l'ultima volta che vi siete stupiti per qualcosa di naturale, ciclico e prevedibile, come un tramonto, un raccolto, una fanfaronata di Bossi? Ormai ci fanno caso solo le persone semplici: i bambini, gli anziani e qualche miliardo di stranieri. Ieri ha telefonato un giornalista tedesco, un moderato che alle ultime elezioni votò Angela Merkel: «Incredibile, un ministro della vostra Repubblica si è vantato che in Lombardia ci sarebbero le armi per la secessione!». E io: «Era un modo di dire.
 
Gheddafi ha insinuato che in passato Bossi gli avrebbe chiesto un aiutino. Allora l’Umberto ha risposto con orgoglio che non ha bisogno della Libia, lui. Le armi si fabbricano in Lombardia». «E come mai a Bossi servono le armi lombarde?» ha insistito il tedesco (sono cocciuti, i tedeschi). «E’ una metafora. Fra l’altro lui preferisce i kalashnikov». «Ma è un ministro dello Stato italiano.
 
O è una metafora anche questa? Migliaia di italiani saranno scesi in piazza per pretendere le sue dimissioni!». «Aspetta che mi affaccio… Al momento in piazza c’è solo una tizia che sta parcheggiando in doppia fila. Se vuoi scendo a chiederglielo».

Non ha sorriso. I tedeschi non sorridono mai. «Ma è vero», ha continuato imperterrito, «che nello spot del governo sui 150 anni dell’unità d’Italia non si pronuncia mai la parola Italia?». «Certo. Per rispetto della privacy». A quel punto si è proprio spazientito: «Spazzatura, Pompei, Bunga Bunga. Ma esiste qualcosa in grado di indignare voi italiani?». «Gli arbitri del campionato di calcio. Uno scandalo, credimi. Bisognerebbe fare la rivoluzione».

 



Buongiorno 10 Marzo 2011
Massimo Gramellini – La Stampa

 
 
…è destinato
a regredire
verso la deriva
del Mondo…

 
Se non ora quando!!!
 
gba

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