DAL FACETO
AL SERIO
DAL VIRTUALE
AL REALE…
Mal Comune
Avevamo chiesto i tagli della politica. I tagli però, non i ragli. Anziché dimezzare il numero e i benefit dei parlamentari, il governo crede di tenerci buoni segando a casaccio i piccoli Comuni. Il tessuto connettivo di un Paese che è composto di mille villaggi. Il suo apparato cellulare. L’unica istituzione in cui l'italiano medio si riconosca.
Un provvedimento di tale portata avrebbe dovuto essere il frutto di un restauro complessivo dell’architettura dello Stato. Invece da noi le riforme vengono fatte così: una alla volta, a rate, come capita. Penso ai poveri sindaci dei paesi del mio Piemonte, costretti a decrittare il proprio destino dalla lettura impervia di un decreto scritto di corsa e male. Per giunta a Ferragosto, con i prefetti in ferie che non possono neanche dare delucidazioni. Si è capito che i Comuni sotto i mille abitanti dovranno consorziarsi con quelli adiacenti per raggiungere la fatidica quota cinquemila, ma poi si scopre che non è esattamente così, che ogni regola ha cento eccezioni e che al Sud la mafia si appresta a sfruttare queste fusioni a freddo per mettere direttamente le mani sugli apparati pubblici.
Bene, anzi male. Volete sapere quale risparmio formidabile ci porterà la disarticolazione del sistema nervoso dei Comuni? Sei milioni di euro. Su una manovra di 50 miliardi. Poco più di quanto ci costa ogni anno il ristorante della Camera: 5 milioni e mezzo. Proporrei uno scambio secco: ci teniamo i piccoli Comuni e obblighiamo i deputati a iniziare uno sciopero della fame contro se stessi.
MASSIMO GRAMELLINI– La Stampa
22 Agosto 2011
…SENZA PERDERE
I VIZI
PRIMORDIALI
Fisco
Il settore turistico
evade 13,5 miliardi
Il giro d'affari in 'nero' del turismo in Italia nel 2011 supera la cifra di 36 mld di euro (scontrini non emessi, iva non dichiarata, imposte sul reddito evase) e il mancato introito per le casse dello Stato è pari a 13,5 miliardi di euro: "poco meno di un terzo della manovra 'lacrime e sangue' che il governo si accinge a varare".
Sono le stime prudenziali del Cescat-Centro studi casa ambiente e territorio di Assoedilizia che elaborano il dato del Pil, previsto per il corrente anno in 1560 mld di euro, e tengono conto, inoltre, dei flussi del turismo italiani e stranieri (circa 170 milioni di presenze per entrambi i settori), dell'incidenza del 'turismo familiare' (ospiti di parenti e amici), dei flussi del fine-settimana, del turismo organizzato (tour operator), del turismo fluttuante, roulottes, viaggiatori individuali, crociere e quant'altro.
L'intero comparto, compreso l'indotto, fattura 185 mld di euro, pari al 12% del Pil, cifra che non si discosta di molto da quella degli anni precedenti, eccezion fatta per il 2009. Secondo la ricerca, evadono principalmente, ma non esclusivamente pensioni, b&b, accommodations di tipo familiare, stabilimenti balneari, bar, ristoranti.
Sull'entità dell'evasione fiscale, notevoli le differenze tra macroaree del Paese: il 'nero', al Nord, si aggira sul 20% ma raggiunge il 35% nel Sud e nelle Isole.
Affari Italiani
Venerdí 19.08.2011 12:25
Meditate
gente
meditate...
...e se vi va commentate qui sotto!!!
gba
Nessun commento:
Posta un commento