AUGURI
SCOMODI
SCOMODI
a tutti gli
IPOCRITI
cattolici, agnostici
cattolici, agnostici
o atei che siano…
Carissimi,non
obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “ Buon Natale” senza darvi
disturbo.
Io,
invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere
auguri innocui,formali,imposti dalla routine di calendario.
Tanti
auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù
che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte
verticali e vi conceda di inventarvi una vita di donazione, di preghiere, di
silenzio, di coraggio.
Il
Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale
del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno
sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio
che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera
diventa l’idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni,
la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria,
che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza
il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo
struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita
accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica
diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe,
che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni
paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle
vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie,
fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti
genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza
salute, senza lavoro.
Gli
angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta
tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con
l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta
la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si
condannano popoli allo sterminio della fame.
I
Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la
città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, le elemosine di chi
gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che
le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli facciano bella
figura, senza scaldare chi le indossa.
Buon
Natale e che sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
Iniziava
così l’ultimo messaggio natalizio inviato dal
Vescovo
Mons. Tonino Bello (1935-1993)
ai
suoi fedeli della diocesi di Molfetta.
…sono passati
dieci anni
forse sono diminuiti gli stipendi multipli
dieci anni
forse sono diminuiti gli stipendi multipli
ma il resto è drammaticamente peggiorato!!!
A tutti gli altri
AUGURI
SOLIDALI!!!
…se volete dite la Vostra qui sotto!!!
gba
Pensieri in preda e un eccesso di clicemia :
RispondiEliminaAuguro a tutti di trovare lo spazio per pensare ad un futuro dove nessuno abbia più bisogno di nessuno. Dove il falso buonismo legato al Natale, possa sparire lasciando il posto alla grinta e alla voglia di cambiamento, dove la voglia di solidarietà e vicinanza possa durare un po’ di più di una manciata di ore distribuite tra il 24 e 25 dicembre....
Per me, il Natale è di una noia assoluta che non vedo l’ora svanisca, pur sapendo che tra un anno me ne toccherà un'altra dose. Il Natale, non è più svegliarmi e trovare i doni sul letto portati da mio padre vestito da babbo natale, ma è sconcerto, è disillusione. Oggi, è la nausea provocata dal consumismo per l’occasione, dai sorrisi gratuiti, dalla religiosità e i falsi pensieri di pace trasmessi dalla televisione, dai politici che ci fanno affondare, dai capi di governo che mentono, che non conoscono l’onesta e la trasparenza.
Allora… non mi rimane che amare le persone care che ho ancora vicino, amare tutti quegli amici che hanno viaggiato e condiviso con me non solo i momenti più facili, tutti quegli amici che continuano a camminare nella mia mente e che ci sono sempre molto nel mio presente.
A tutti loro, animali compresi, auguro salute, serenità, tempi migliori e soprattutto di non stancarsi mai di volersi bene.
Un abbraccio a tutti da me.
Margherita G.