lunedì 24 dicembre 2012


AUGURI
SCOMODI
 a tutti gli
IPOCRITI
cattolici, agnostici
o atei che siano…


Carissimi,non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “ Buon Natale” senza darvi disturbo.

Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui,formali,imposti dalla routine di calendario.

Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!

Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita di donazione, di preghiere, di silenzio, di coraggio.

Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.

Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa l’idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.

Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.

I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.

Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli facciano bella figura, senza scaldare chi le indossa.

Buon Natale e che sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.   

Iniziava così l’ultimo messaggio natalizio inviato dal
Vescovo Mons. Tonino Bello (1935-1993)
ai suoi fedeli della diocesi di Molfetta.

…sono passati 
dieci anni
forse sono diminuiti gli stipendi multipli
ma il resto è drammaticamente peggiorato!!!

A tutti gli altri

AUGURI
SOLIDALI!!!


…se volete dite la Vostra qui sotto!!!

gba

1 commento:

  1. Pensieri in preda e un eccesso di clicemia :

    Auguro a tutti di trovare lo spazio per pensare ad un futuro dove nessuno abbia più bisogno di nessuno. Dove il falso buonismo legato al Natale, possa sparire lasciando il posto alla grinta e alla voglia di cambiamento, dove la voglia di solidarietà e vicinanza possa durare un po’ di più di una manciata di ore distribuite tra il 24 e 25 dicembre....
    Per me, il Natale è di una noia assoluta che non vedo l’ora svanisca, pur sapendo che tra un anno me ne toccherà un'altra dose. Il Natale, non è più svegliarmi e trovare i doni sul letto portati da mio padre vestito da babbo natale, ma è sconcerto, è disillusione. Oggi, è la nausea provocata dal consumismo per l’occasione, dai sorrisi gratuiti, dalla religiosità e i falsi pensieri di pace trasmessi dalla televisione, dai politici che ci fanno affondare, dai capi di governo che mentono, che non conoscono l’onesta e la trasparenza.
    Allora… non mi rimane che amare le persone care che ho ancora vicino, amare tutti quegli amici che hanno viaggiato e condiviso con me non solo i momenti più facili, tutti quegli amici che continuano a camminare nella mia mente e che ci sono sempre molto nel mio presente.
    A tutti loro, animali compresi, auguro salute, serenità, tempi migliori e soprattutto di non stancarsi mai di volersi bene.
    Un abbraccio a tutti da me.
    Margherita G.

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