lunedì 11 febbraio 2013



“UNA GRANDE 
LEZIONE
di
VITA”

Quando un piccolo gesto 
rende grande un uomo

Pochi o tanti non so… avevano a suo tempo apprezzato il film di Nanni Moretti “Habemus Papam”. La Chiesa fu molto critica. lo da “agnostico dubitativo” avevo molto apprezzato il film ed il dramma che aveva saputo esprimere con intelligenza superiore. Una vita di dubbi ha momenti di grande certezza. Abbandonare il campo perché consapevoli di non essere più all’altezza. Questo è sintomo evidente di Intelligenza Superiore. Grazie Papa Ratzinger.
Quanti piccoli uomini e donne, italici e non, potrebbero stasera sentirsi quantomeno ipocriti ed inadeguati. Potrebbe essere il momento della svolta. La storia potrebbe non solo registrare il fatto ma farne tesoro. Ma ahimè temo che non sarà cosi perché ai più le lezioni della storia non bastano. Ho appena sentito la reazione dei nostri politici alla notizia…quando va bene ipocrisia condita da forma…quando va male solo ipocrisia.
Non entro nel dettaglio ma Vi propongo uno scritto antico che ho iniziato ad apprezzare da quando, qualche anno fa, avevo capito che anche io stavo vivendo al fianco di una persona che “si immaginava sempre di essere il personaggio che voleva rappresentare” senza esserlo.
Queste persone, ahinoi, non abdicano mai e i danni li subiscono quelli che gli stanno intorno.
Questo è lo scritto di Elsa Morante.
“Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuol rappresentare”.
Qualunque cosa abbiate pensato, nel testo, del 1945, Elsa Morante si riferisce a Mussolini. Alle volte la storia e l’esperienza vissuta non insegnano abbastanza e soprattutto non inducono a liberarsi dalle metastasi della propria ed altrui storia.
Rimane il piacere dei piccoli gesti dei pochi...veramente Grandi.
…se volete dite la Vostra qui sotto!!!

gba

1 commento:

  1. La notizia che Papa Benedetto XVI avrebbe lasciato il pontificato dal 28 di febbraio, doveva produrre un effetto sorpresa … servizi speciali alla TV … giornata di mezze traduzioni dal latino, ideale per imparare anche qualcosa; poi però, leggiucchiando qua e là, ci si accorge che proprio una sorpresa non era e che l’informazione girava già da qualche mese. Ecco che allora, l’effetto shock clamorosamente si sgonfia come un palloncino che non è riuscito a volare... Lasciando girovagare i pensieri, forse quelli più duri, quelli più stanchi …
    La decisione di Ratzinger, è indiscutibilmente una scelta forte che lo rende innanzitutto “uomo”. Essere Papa, non è solo essere persona di Dio e di spiritualità, ma è responsabilità verso la chiesa e verso tutti coloro che abbracciano la fede. Benedetto XVI con il suo gesto ha dimostrato di essere grande, sia attraverso i fatti che attraverso le parole.
    Ma perché la scelta del Papa la vivo con sospetto, non riesco a pensarla trasparente, a leggerla come un gesto di pura stanchezza …
    Le perplessità sono ovvie, nascono da tutto ciò che fino a ieri si è mosso intorno a Lui e che continuerà a muoversi, è molto difficile prescindere, pensare che quest’uomo così grande non sia stato parte, seppur involontaria, di tutto quel bailamme fatto di torpore, di interessi economici, di intrighi, di giochi impietosi e di pedofilia.
    Come staccare la spina da queste cose, come cercare la purezza dentro quel marcio che odora di incenso … e dove nel bene o nel male Lui ne è stato il capo.
    Dietro la stanchezza del tempo e dell’età, forse si celano ben altre riflessioni, e di quelle non ne saremo mai informati, certo non sapremo mai le vere ragioni delle cose, così come non entreremo ma nel mondo criptico della “Santa Sede”a meno che qualcuno non ci regali la combinazione.
    Abdicare perché si invecchia, perché si teme di non reggere lo spessore del proprio incarico, perché la responsabilità di guidare e portare la parola di Dio è enorme, nulla vi è di più lecito e di più umano. Si ricordano però, pochissimi papi che hanno abdicato … ciò mi fa porre una domanda: sono stati tutti dotati di una marcia in più, o si tratta di evoluzione della specie?
    Si starà davvero avverando il “presagio” di Nanni Moretti così come ho sentito dire da qualche scanzonato giornalista … non ci posso credere.
    Effettivamente “Habemus papam” ha affascinato tutti con quel Papa incompiuto e preoccupato, quell’uomo di fede che non riesce a sopportare il peso di tale responsabilità, per cui tracolla emotivamente e scappa.
    Però, forse nel film arriva prima l’”Uomo” del Papa, mentre per Benedetto XVI arriva prima il Papa e poi l’”Uomo”, è questo che fa la differenza.

    Non si discute comunque sulla grandezza del gesto, anzi sarebbe buona cosa se molti fossero in grado di imitarlo, se diventasse una lezione per tutti quelli che continuano invece con superbia a perseverare ….
    Certo, si può abdicare soltanto dopo aver riconosciuto i propri limiti e la propria inadeguatezza, non si può sbarcare da nessuna parte finchè si naviga nella presunzione.
    Forse le mie riflessioni sono un po’ controcorrente, ovunque si legge del grande Papa, mentre io ho colorato l’evento di dubbi e incertezze.
    Rimane comunque la mia stima, per tutti coloro che sono in grado ogni giorno di mettersi in discussione, di pensare che non sono soli sul pianeta, ma che esistono anche gli altri e che riescono, qualunque sia il motivo, a spostarsi senza far rumore.
    Per tutti quelli che invece piangono perché sono rimasti senza Papa, così come ho sentito dire oggi alla Tv, non posso nemmeno promettere di dire quattro Ave Marie per il perdono alle mie parole …

    Dato che, presuntuosamente sono senza peccato, posso lanciare ancora una pietra …? Questa sorpresa del Papa piove in piena campagna elettorale … che dire … ???!!!

    Margherita Grolla

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