Ecco perché siamo
ridotti così!!!
ridotti così!!!
Precari e somari
«Ho
32 anni e un dottorato di ricerca in lingue straniere. Per sbarcare il lunario
e pagare l’affitto dell’appartamento che condivido con il mio compagno ho
accettato di dare lezioni private a un quattordicenne svogliato e apatico. Di
fronte alla mia ennesima esortazione a cercare il significato di un verbo sul
vocabolario di latino, il ragazzo si oppone perché “tanto è come dico io...”
(in latino ha la media del 4).
Cerco
di spiegargli con calma che per migliorare è necessario uno sforzo maggiore -
compreso quello di sfogliare le pagine del vocabolario - ma lui niente. Allora
lo riprendo con maggiore enfasi, dicendogli che nello studio c’è bisogno anche
di un po’ di umiltà. Diventa viola dalla rabbia, assume il tono della vittima e
mi sbatte la porta di casa in faccia.
Il
giorno dopo ricevo un sms dalla madre del ragazzino (si faccia attenzione alla
modalità di comunicazione scelta della signora). Afferma di avere constatato il
turbamento del figlio a seguito delle mie ingiuste critiche. E mi spiega che il
rimprovero non è un approccio corretto verso un ragazzo che andrebbe invece
appassionato allo studio. In conclusione mi ha “licenziata”.
Noi
giovani disoccupati viviamo costantemente sotto ricatto: di un contratto a
tempo, di un datore di lavoro che sfrutta la tua condizione precaria e perfino
di un ragazzino viziato la cui pigrizia è alimentata da genitori che lo
giustificano. Se fossi stata zitta e l’avessi assecondato, adesso avrei ancora
quel lavoro. Malgrado questo, una parte di me si rallegra di avere ricevuto
un’educazione diversa».
(Lettera firmata a Specchio dei tempi)
Massimo Gramellini
La
Stampa 27 Aprile 2013
Questo Paese
culturalmente inadeguato,
nella sua stragrande
maggioranza,
pare non
voler capire
che quello che ci circonda
è figlio del nostro essere.
Intanto pochi meditano
molti parlano
tutti si lamentano e
nessuno dimostra
davvero di voler
AGIRE
partendo
da se stesso!!!
…se volete dite la Vostra qui sotto!!!
gba
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