La differenza
tra il dire e il fare
…
Quando la Cultura
è davvero Cultura
Come
premesso dalla Capogruppo di Maggioranza Rosella Tagliero e dalla capogruppo di
minoranza Nicoletta Ughetto. Il nostro è
un voto unanime. Quindi anche il Gruppo consigliare Rinnoviamoci per Torre
Pellice approva con orgoglio il conferimento della cittadinanza onoraria al
Prof. Umberto Eco.
Le
ragioni di questa scelta sono state illustrate nei due interventi precedenti. A
Rinnoviamoci per Torre Pellice spetta invece il compito di ricordare come la
storia della nostra piccola cittadina abbia portato i suoi abitanti a
sviluppare una capacità sociale di “INTERAZIONE” tra culture ed appartenenze
diverse. In Val Pellice da secoli si sa far di più che l’integrazione .. noi
togliamo una G all’integrazione e sappiamo non integrare ma interagire!
Questa
storia religiosa e culturale delle Valli Valdesi ha fatto sì che a Torre vi
fossero sin dal 1831 un prestigioso Liceo, ma anche le scuolette
Beckwith, luogo di alfabetizzazione per tutti e dovunque.
Le
Valli valdesi hanno dato al mondo donne e uomini di cultura, offrendo inoltre a
tutti una cultura di base che ha permesso l’interazione di cui parlavo prima.
All’insegna
di questa peculiarità, Torre Pellice ritiene doveroso non solo conferire la
cittadinanza onoraria a personalità illustri come il Prof. Eco o il maestro
Camilleri, ma anche a tutti quei “non cittadini”, nati sul suolo italiano,
scolarizzati in Italia, ma non cittadini a pieno titolo, perché figli di
stranieri.
Crediamo
che esista un forte legame tra i due tipi di cittadinanza onoraria. Umberto Eco
è stato il primo grande studioso italiano della comunicazione, è una delle
figure di uomini di cultura italiani più nota e stimata nel mondo, è quindi un
simbolo a sostegno dell’idea della cultura come tramite indispensabile di
relazioni feconde tra lingua, linguaggi e tradizioni diverse.
Con
lo stesso orgoglio che ha approvato il conferimento della cittadinanza onoraria
ad Umberto Eco, il nostro Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la
proposta di conferimento della Cittadinanza onoraria ai figli degli stranieri
residenti a Torre Pellice, in considerazione del fatto che gli stranieri
presenti sono 365 di cui 92 da 0 a 20 anni su una popolazione
di 4675 abitanti.
Con
tale azione, l’Amministrazione vuole sensibilizzare la necessità di modificare
le Leggi di Cittadinanza ormai superate poiché basate sull’emigrazione degli
italiani all’estero e non sull’immigrazione nello stato Italia. La scelta del nuovo governo di un ministro
alle Politiche dell’integrazione, dimostra l’innegabile attualità del problema,
innegabile sia dalle forze di destra che da quelle di centro-sinistra.
In
questo momento storico di grave crisi economica ed etica, la politica deve
svolgere il grande compito di saper proporre un’economia reale e non
finanziaria, di essere un esempio di virtù ed eticità. La politica, anche la
piccola politica amministrativa del nostro comune, non può permettersi di
urlare la protesta della gente, questo è il diritto del cittadino, ma deve
saper usare equilibrio, lungimiranza e ferma determinazione nel perseguimento
della propria proposta politica.
L’amministrazione
di Torre Pellice ha così scelto di non ignorare la paura dello straniero, ma di
prenderne atto e rendere evidente che lo straniero è ormai uno di noi, che
contribuisce alla nostra economia, beneficia dei nostri servizi, i suoi figli
giocano con i nostri figli, e deve avere
quindi gli stessi diritti, ma anche gli stessi nostri doveri.
La
nostra amministrazione non si fermerà al conferimento della cittadinanza
onoraria ai figli di stranieri. Nell’ultimo consiglio ha approvato il
regolamento per la formazione della Consulta degli stranieri e l’elezioni del
consigliere straniero aggiunto. Mi piace ricordare che questo lavoro era stato
iniziato e promosso da una consigliera che non è più tra noi. Vorrei quindi
dedicare questo traguardo raggiungo a Fiorella Imbergamo.
Chiudo
con l’augurio di vedervi altrettanto numerosi il giorno che conferiremo la
cittadinanza onoraria ai nostri multietnici residenti.
Ed
ancora un gran benvenuto al neo-concittadino Prof. Umberto Eco.
X
Rinnoviamoci per Torre Pellice
Maurizia
Allisio
…non su Marte
ma a Torre Pellice
è accaduto
quanto sopra riportato.
Non servono molti commenti se non che il consiglio
comunale di questa ridente cittadina…non ha avuto bisogno di rinchiudersi in un
convento e tanto meno di fare spogliatoio per approvare all’unanimità un
provvedimento
di puro buon senso.
La differenza
come sempre
la fa la
cultura
che è figlia del fare
e non del dire.
A Torre Pellice
da centinaia di anni
preferiscono fare.
Ricordatevelo quando donerete l’ottoxmille
…se volete dite la Vostra qui sotto!!!
gba
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