giovedì 3 ottobre 2013


Perché
siamo
ridotti così…


Oggi il buon Gramellini ha pubblicato su La Stampa http://www.lastampa.it/2013/10/03/multimedia/italia/ultima-spiaggia-ecco-le-pagelle-di-gramellini- le sue pagelle dei protagonisti della ennesima “pagliacciata” che si è consumata ieri in Parlamento.

La giornata è stata considerata “storica” dalla stragrande maggioranza dei commentatori. Concordo, ma vorrei precisare che il dato storico sta nella conferma della totale assenza dell’unico protagonista non compreso nelle pagelle di Massimo Gramellini: il popolo Italiano.

Un mio carissimo amico francese mi ripete da anni…”Gianni, se non Ti dispiace, degli italiani parleremo quando li avrò visti ribellarsi a qualcosa o a qualcuno”.

Questa è la grande tragedia storica. Da Annibale in avanti…tutti coloro che hanno calpestato e governato la nostra terra hanno sempre ottenuto un, magari rassegnato, consenso figlio dell’atavica esigenza di vivere o meglio sopravvivere senza tanti pensieri. Tirare a campare.

Unica eccezione la Resistenza, fenomeno non di massa, ricco di contraddizioni ma generato non da una coscienza collettiva ma bensì ristretta e circoscritta a determinate aree del Paese.

Di questo inequivocabile stato di fatto occorre essere consapevoli e ieri, per l’ennesima volta, ne abbiamo preso atto.

In un Paese “normale”, dopo quanto visto e sentito ieri, ci sarebbe stata una civile e consapevole “reazione” da parte della stragrande maggioranza del popolo. Tutto il popolo a prescindere dalle singole scelte e convinzioni politiche.

Ieri il capocomico e tutti i suoi comprimari uniti a quelli di opinione diversa, significativa allo stesso modo l’aggressione alla deputata grillina contraria alle indicazioni di partito, hanno dato, al mondo intero, una immagine RIDICOLA e UMILIANTE dello stato del nostro Paese.

Per staccare la spina al malato terminale occorrerebbe una presa di coscienza che, partendo dal singolo, arrivasse progressivamente ai centri di potere costringendoli al rispetto dell’etica, della lealtà, della correttezza, della giustizia o anche solo banalmente…del buon senso.

Questo non accade perché la stragrande maggioranza del popolo italiano, impregnato dalla cultura oramai dominante che induce a fare il meno possibile cercando di ottenere il più possibile, quotidianamente genera episodi e situazioni che dimostrano slealtà, mancanza di rispetto, presunzione, pressapochismo, ignoranza atavica figlia del fatto che “informarsi” implicherebbe l’utilizzo del cervello e non della pancia… motore di vita preferito dai più.

Le eccezioni sono sempre meno eccezioni perché esauste. Questo è lo scenario e la cosa drammatica è che gli ultimi argini stanno crollando. Bisognerebbe nominare degli operatori culturali che girando per il Paese avessero l’obiettivo, in tutte le circostanze del vivere quotidiano inquinate dal “tiriamo a campare”, di richiamare i cittadini semplicemente al loro “dovere”. Potrei fare un elenco lunghissimo di inaccettabili situazioni che quotidianamente viviamo senza…reagire. La metastasi parte proprio da qui. Senza reazione siamo destinati a soccombere ed il tempo rimasto è pochissimo.


…chiediamolo
a noi stessi
e poi proviamo
ad essere cittadini
migliori!!!


se volete,dite la Vostra qui sotto!!!

gba

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