Conati
di vomito…
La Grande Pappa
Prefetti in carica che si ingozzano a sbafo di aragoste nel resort di Ligresti (li trovate nell’intervista all’ex direttore
dell’hotel). La Cancellieri che non trova imbarazzanti gli strusci di un
ministro della Repubblica con una famiglia di pregiudicati. E la telefonata di
Vendola a un pezzo grosso dell’Ilva poi finito ai domiciliari. L’avete sentita?
Il governatore della Puglia ha appena visto il pezzo grosso in televisione,
impegnato nell’eroica impresa di togliere il microfono a un giornalista che
stava chiedendo conto dei morti di tumore.
Il leader della sinistra allergica ai
compromessi e vestale della Costituzione si complimenta col censore aziendale
per lo «scatto felino» con cui ha zittito il cronista. Sghignazza addirittura
nella cornetta, al ricordo di quella «scena fantastica». E, cosa anche più
grave, per il resto della conversazione non ammaina mai un certo tono
amichevole e deferente.
Il bubbone italiano è tutto in questa danza
che i potenti ballano tra loro, in questa confusione continua di ruoli che non
sempre configura dei reati, ma instaura comunque un clima complice, un circuito
chiuso al cui interno si consuma lo scambio dei privilegi e dei favori. Chi è
fuori dai giochi vi assiste con rabbia o con invidia, a seconda dei gusti e del
carattere. È un bubbone incurabile. Si può soltanto estirpare, sostituendo
radicalmente la classe dirigente e fissando regole che ne prevedano il ricambio
totale ogni dieci anni. Prima che si formi il nuovo bubbone. Non è detto che
chi arriva sia migliore di chi se ne va. Ma il salto nel torrente è preferibile
a questa pappa in cui ormai si può solo affogare.
Massimo Gramellini
La
Stampa 15 Novembre 2013
Questo è l’ultimo post che fa
riferimento allo schifo di questo immondo paese. La misura è colma. Alle
prossime elezioni andrò a votare e scriverò sulla scheda: VERGOGNATEVI.
Da democratico convinto mi si
torcono le budella ad essere arrivato a tanto ma, da anni, io non ho
rappresentanza politica, e non solo, in questo paese. Non esiste più neanche il
meno peggio da votare con il naso turato. Probabilmente l’ultima spiaggia è far
si che non votanti, schede nulle e schede bianche raggiungano percentuali
inimmaginabili. Tra l’altro, visto il marciume imperante induce ad annullare la
scheda visto che quelle bianche sono facilmente manipolabili dai
“professionisti” della politica presenti nei seggi.
Dopodiché riprenderò a
parlare di Italia su questo Blog quando gli italiani, meglio definibili come
sdraiati, dimostreranno di sapersi ribellare. Non credo accadrà nel breve
periodo…questo Paese è marcio nel suo dna. Le origini gloriose, l’arte, il
paesaggio e le eccellenze sono inondate dal “liquame imperante” prodotto
quotidianamente dalla stragrande maggioranza di questo popolo. La cultura del
liquame ecco cosa è rimasto.
Buon tutto a tutti ed
iniziamo a ribellarci sensibilizzando gli “sdraiati”
quotidianamente e, nel frattempo, continuate a seguirci anche se parleremo
d’altro.
gba
…aspettando
una salutare
collettiva
possente
lavanda gastrica!!!
…se volete,dite la Vostra qui sotto
gba
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