martedì 15 aprile 2014


Il festival
dell’ipocrisia…


Scusate ma forse stiamo davvero superando ogni limite. Dopo aver letto quanto segue estratto senza modifiche da un articolo apparso su La Stampa di oggi a cura di Francesco Manacorda…:

“Certo, le scelte di Renzi possono anche prestarsi a qualche critica: Todini e Marcegaglia, ad esempio, sono figlie - a tutti gli effetti - del capitalismo familiare e qualcuno già ricorda che la stessa Todini è stata europarlamentare per Forza Italia, vedendo dietro la sua nomina l’ombra di qualche scambio con l’ex Cavaliere. L’ex capo della Polizia Gianni De Gennaro, che resta alla presidenza di Finmeccanica, si dimostra l’unico vero inamovibile. I nuovi amministratori delegati di Eni ed Enel sono cresciuti finora sotto l’ala protettiva dei loro predecessori e c’è chi teme che proprio per questo non siano abbastanza portatori di innovazione. E ancora, la procedura di selezione dei nomi è stata affannosa e non priva, nelle liste dei consiglieri, di qualche nome che riporta a spartizioni di partito”.

…credo che sia doveroso ricordare allo spettabile giornalista, e non solo, che le nomine sono state decise con la benedizione del leader, io direi meglio “lader”…viste le condanne, di un partito che assomiglia sempre più ad una nave alla deriva dalla quale scappano anche i topi… e che il mitico Moretti, non citato nella frase sopra riportata, per aver distrutto le Ferrovie dello Stato, quantomeno come bontà del servizio che le centinaia di migliaia di pendolari sono pronti a testimoniare, e aver minacciato di andare all’estero è stato giustamente premiato mettendolo ai vertici di Finmeccanica. E poi spacciare la nomina delle donne alla Presidenza di tre enti come “rivoluzionaria” vuol dire dimenticare che le tre donne, in quanto presidentesse, non rivestiranno un ruolo esecutivo ma di pura facciata

Se un giornalista come Manacorda arriva a esprimere tale e tanta ipocrisia addirittura intitolando il suo articolo “L’impronta del rottamatore” vorrei consigliargli, quanto meno, di cambiare quest’ultimo in “L’impronta del riciclatore” salvando, nell’ipocrisia, almeno la coerenza.

Ancora una volta, caro Fonzie, cambia la forma ma non la sostanza. Gba

se volete,dite la Vostra qui sotto!!!

gba

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