Il Paese
del
cattivo senso…
Evviva…adesso anche per Napolitano i due marò sono degli eroi. Non male eleggere a tale rango
due militari che, pur con tutte le attenuanti del caso, hanno ucciso due
pescatori rei di essersi avvicinati troppo ad una fantomatica nave pirata…nel fare
il loro duro mestiere. Ancora più esaltante è fare questa illuminata
affermazione durante la commemorazione del 25 Aprile. Se poi nel discorso ci si
aggiunge una benevola affermazione sulle spese militari…è evidente il “cattivo
senso” ha contagiato anche il grande vecchio.
Parallelamente
il nuovo governo si dibatte tra leggi elettorali e fantomatiche riforme
dichiarate a gran voce ma che, ahimè, per essere realizzate hanno bisogno dell’avvallo
dell’innominabile che, costernato per la dura pena che gli è stata
somministrata, passare 4 ore alla settimana con i suoi coetanei, più disagiati
di lui ma solo economicamente, a sparare minchiate, ha ripreso con gran lena a
ricattare un intero Paese cercando anche di avere una visibilità…Europea. Si è
beccato in pochi minuti un giudizio “spregevole” che in Italia non può essere
utilizzato…visto che il cattivo senso la fa da padrone.
Chissà
se un giorno un qualsivoglia governo riuscirà a decidere su quali settori si
investe per uscire dalla crisi creando sviluppo e occupazione. Chissà se in
quel governo invece di un Franceschini qualsiasi al ministero della Cultura,
che il buon senso farebbe diventare insieme al Turismo il settore trainante
dell’economia, ci sarà il miglior esponente della cultura Italiana nominato per
capacità e non per cencelliani equilibri. Chissà se questo ministro riuscirà a
spiegare agli Italiani che per sviluppare il turismo occorre accogliere i
turisti ovunque invogliandoli a tornare o a mandare qualcuno…e non portandogli
via più soldi possibile.
Nello
stesso governo potrebbe esserci un Ministero all’innovazione con tanto di
Ministro capace e competente in grado di far valutare per i contenuti espressi i
progetti di Ricerca e Sviluppo…aiutandone la realizzazione con il coinvolgimento
del potere economico e non delle lobbie economiche.
Lo
stesso governo potrebbe approvare, in poche ore, una legge che renda obbligatoria
la fattura per qualsivoglia prestazione professionale, manuale o intellettuale,
rendendola detraibile come logica imporrebbe.
Si
scoprirebbe cosa è il buon senso e che lo stesso non ha colore, non è di
centro, di destra o di sinistra ma nasce da menti dotate di intelligenze minime
e non condizionate da caste politiche ed economiche.
Ahimè,
se Fonzie fosse stato folgorato dal “buon senso” probabilmente gli ottanta
euro, più o meno reali e netti, li avrebbe prima dati ai nullatenenti e poi a
chi un lavoro, anche se precario, lo ha già. Il cattivo senso gli ha
giustamente consigliato di premiare i più papabili ad un possibile voto a lui, il
figlio ideale dell’innominabile giustamente non “riconosciuto” tale per scelta
politica dettata, come tutte le altre, dal “cattivo senso” e dalla continuità
di “sostanza” di chi, non importa con quale maglia, fa politica per il bene suo
e dei suoi amici e non per il bene del Paese. Gba
se volete,dite la Vostra qui sotto!!!
gba
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