sabato 26 aprile 2014


Il Paese 
del
cattivo senso…


Evviva…adesso anche per Napolitano i due marò sono degli eroi. Non male eleggere a tale rango due militari che, pur con tutte le attenuanti del caso, hanno ucciso due pescatori rei di essersi avvicinati troppo ad una fantomatica nave pirata…nel fare il loro duro mestiere. Ancora più esaltante è fare questa illuminata affermazione durante la commemorazione del 25 Aprile. Se poi nel discorso ci si aggiunge una benevola affermazione sulle spese militari…è evidente il “cattivo senso” ha contagiato anche il grande vecchio.

Parallelamente il nuovo governo si dibatte tra leggi elettorali e fantomatiche riforme dichiarate a gran voce ma che, ahimè, per essere realizzate hanno bisogno dell’avvallo dell’innominabile che, costernato per la dura pena che gli è stata somministrata, passare 4 ore alla settimana con i suoi coetanei, più disagiati di lui ma solo economicamente, a sparare minchiate, ha ripreso con gran lena a ricattare un intero Paese cercando anche di avere una visibilità…Europea. Si è beccato in pochi minuti un giudizio “spregevole” che in Italia non può essere utilizzato…visto che il cattivo senso la fa da padrone.

Chissà se un giorno un qualsivoglia governo riuscirà a decidere su quali settori si investe per uscire dalla crisi creando sviluppo e occupazione. Chissà se in quel governo invece di un Franceschini qualsiasi al ministero della Cultura, che il buon senso farebbe diventare insieme al Turismo il settore trainante dell’economia, ci sarà il miglior esponente della cultura Italiana nominato per capacità e non per cencelliani equilibri. Chissà se questo ministro riuscirà a spiegare agli Italiani che per sviluppare il turismo occorre accogliere i turisti ovunque invogliandoli a tornare o a mandare qualcuno…e non portandogli via più soldi possibile.

Nello stesso governo potrebbe esserci un Ministero all’innovazione con tanto di Ministro capace e competente in grado di far valutare per i contenuti espressi i progetti di Ricerca e Sviluppo…aiutandone la realizzazione con il coinvolgimento del potere economico e non delle lobbie economiche.

Lo stesso governo potrebbe approvare, in poche ore, una legge che renda obbligatoria la fattura per qualsivoglia prestazione professionale, manuale o intellettuale, rendendola detraibile come logica imporrebbe.

Si scoprirebbe cosa è il buon senso e che lo stesso non ha colore, non è di centro, di destra o di sinistra ma nasce da menti dotate di intelligenze minime e non condizionate da caste politiche ed economiche.

Ahimè, se Fonzie fosse stato folgorato dal “buon senso” probabilmente gli ottanta euro, più o meno reali e netti, li avrebbe prima dati ai nullatenenti e poi a chi un lavoro, anche se precario, lo ha già. Il cattivo senso gli ha giustamente consigliato di premiare i più papabili ad un possibile voto a lui, il figlio ideale dell’innominabile giustamente non “riconosciuto” tale per scelta politica dettata, come tutte le altre, dal “cattivo senso” e dalla continuità di “sostanza” di chi, non importa con quale maglia, fa politica per il bene suo e dei suoi amici e non per il bene del Paese. Gba

se volete,dite la Vostra qui sotto!!!

gba

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