giovedì 21 agosto 2014


IPO
CRI
SIA

Su la testa


Una parte di me condivide la decisione di non diffondere la sequenza del macellaio vestito di nero che sgozza il giornalista americano nel deserto. Un’immersione dentro l’orrore atavico, da cui si esce stremati nel morale e nauseati nell’animo, oltre che preoccupati per l’effetto che potrebbe avere su menti instabili e caratteri impressionabili. Ma un’altra parte di me si domanda se la visione dell’orrore non aiuterebbe i pavidi e i dubbiosi a prendere coscienza della realtà: che con i macellai d’uomini non si tratta perché essi non cercano la convivenza, sia pure da posizioni di forza, ma la sopraffazione. La forza brutale delle immagini potrebbe convincere anche gli occidentali specialisti nei distinguo sociologici alla Di Battista che di fronte alla brutalità dei fanatici le democrazie hanno il diritto e forse il dovere di reagire.  

A dirimere il conflitto interiore subentra però una considerazione decisiva. Gli sgozzatori dell’agnello americano non sono dei beduini dilettanti. Chi organizza certe mattanze e ne manda i filmati in giro per il mondo lo fa con un obiettivo preciso: speculare sulle nostre emozioni primarie, la rabbia e la paura. Vogliono farci perdere la testa per poi tagliarcela meglio. Ma io la soddisfazione di odiarli e di temerli non gliela voglio dare. Quindi rinuncio volentieri ad ammirare le loro prodezze. Vivo in una democrazia: tarlata, certo, ma pur sempre più evoluta di una comunità tribale. E le democrazie non agiscono sulla spinta delle emozioni, ma con la forza lenta e profonda dei sentimenti. Per questo sembra sempre che perdano e poi alla fine vincono, sempre. 

Massimo Gramellini
La Stampa 21 Agosto 2014

Che i militanti dell’Isis siano dei terroristi senza scrupoli e senza umanità non ci sono dubbi e che, come tutti i terroristi, debbano essere combattuti senza tregua di sorta è quantomeno ovvio. Nel farlo però evitiamo di essere ipocriti e di avere la memoria corta.

Il buon Gramellini, come molti altri, dimentica che per anni un Presidente Americano ha non solo teorizzato ma anche praticato, in modo feroce e generando centinaia di migliaia di vittime, l’esportazione della democrazia.

Questa aberrante teoria, appoggiata dalla stragrande maggioranza dei governi compreso quello italiano, ha generato conflitti irrisolti ed irrisolvibili che a loro volta hanno messo il vento in poppa a chi, terroristi e trafficanti di armi in testa, fanno delle guerre la loro ragione di vita.

Tutto questo è avvenuto ed avviene ancora oggi dopo che l’america nel rincorrere giustamente Bin Laden…perdeva di vista altri focolai, Islam in testa, che con ben maggiore “appeal” incontravano il favore non solo dei terroristi ma di intere popolazioni che vedevano prevaricate le loro origini e tradizioni storiche, culturali, religiose e sociali.

Che dire poi di un certo Putin che da buon guerrafondaio in doppio petto si muove senza timore alcuno, generando conflitti e vittime, in funzione dei propri esclusivi interessi, economici e politici, così come, riporto sempre dalla Stampa di oggi, sui finanziatori dei terroristi: ”Ciò che accomuna questi «donatori» è la volontà di finanziare gruppi fondamentalisti sunniti impegnati a combattere con ogni mezzo il nemico sciita ovvero qualsiasi alleato, reale o potenziale, di Teheran in Medio Oriente: dal regime di Bashar Assad in Siria agli Hezbollah in Libano fino agli sciiti in Iraq. Citando analisi americane, David Cohen ha aggiunto che «il Kuwait è l’epicentro del finanziamento dei gruppi terroristi in Siria» mentre il Qatar ne costituisce il retroterra grazie ad «un habitat permissivo che consente ai terroristi di alimentarsi». Sono tali elementi che hanno portato l’ultimo «Country Reports on Terrorism» del Dipartimento di Stato - relativo al 2013 - a definire il Qatar «ad alto rischio di terrorismo finanziario» ed il Kuwait teatro di «finanziamenti a gruppi estremisti in Siria». Colpisce il fatto che entrambi i Paesi sono stretti alleati degli Stati Uniti ed in particolare il Qatar, che nella base di Al Udeid ospita l’avveniristico comando delle truppe Usa in Medio Oriente, ha ricevuto a metà luglio una commessa militare Usa da 11 miliardi di dollari che include elicotteri Apache, batterie di Patriot e sistemi di difesa Javelin. Proprio in occasione di questo accordo, il Qatar si impegnò con Washington ad accogliere cinque leader taleban scarcerati da Guantanamo per ottenere la liberazione del soldato Bowe Bergdahl prigioniero in Afghanistan” che hanno rapporti stretti e profondi con gli Stati Uniti.

Vogliamo parlare della inesistenza dell’Europa, e dei Paesi che la compongono, sul versante dei conflitti internazionali e non solo.

Patetici tutti, Renzi in testa che anche in Iraq ha brillato per la pochezza di contenuti…ripetendo e facendo ripetere alla improponibile Mogherini frasi di circostanza che dimostrano solo ignoranza, incompetenza e superficialità. Il buon Casini, abbronzato come un bagnino di altri tempi, si è unito al coro…cinquettando le sue solite idiozie. Alfano ed altri si  sono messi in coda.

Veniamo così alla ciliegina sulla torta del provvedimento del governo italiano che per fermare la guerra “fornisce armi” a chi si deve difendere dagli attacchi dei terroristi.

Chissà se la Mogherini e qualche altro politico europeo e non hanno mai sentito parlare delle “forze di interposizione”. Consiglio al vuoto che twitta di usare internet per conoscere…anche solo attraverso wikipedia.

Papa Francesco ha spiegato con termini elementari cosa vuol dire “fermare una guerra”…qualcuno fermi gli IPOCRITI che stanno distruggendo il mondo, giornalisti compresi. Gba


Se volete, dite la Vostra qui sotto!!!

gba

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