“…dobbiamo
rinnovare
decisamente
i nostri
rinnovare
decisamente
i nostri
comportamenti
collettivi”
collettivi”
La frase virgolettata è stata pronunciata
ieri dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel discorso fatto a
tremila studenti in occasione della cerimonia ufficiale per l’inaugurazione
dell’anno scolastico.
Al mattino in una scuola romana la mamma di
uno studente disabile veniva rintracciata telefonicamente ed invitata ad andare
a prelevare, entro un’ora, il figlio visto che gli altri studenti si sarebbero
recati a questa cerimonia. La reazione indignata di molti genitori, con in
testa il regista Paolo Sorrentino e la moglie, hanno fatto sì che si rimediasse
all’imbecillità dei dirigenti scolastici di quella scuola al punto che, nel
pomeriggio, il Presidente della Repubblica ha ricevuto madre e figlio.
Orbene caro Giorgio la frase da Te
pronunciata è sicuramente al centro dei problemi drammatici di questo
disastrato paese…ma c’è un piccolo problema che, per porVi rimedio, occorrebbe
dare il buon esempio a tutti i livelli, tutti i giorni, senza valutare il
potere mediatico di chi si indigna.
Se il regista, premio oscar, non si fosse
indignato il ragazzo sarebbe rimasto a casa, ma ancor di più, per dare il buon
esempio, occorrerebbe prendere i responsabili della assurda decisione, presunti
educatori e sicuri idioti, e metterli in condizione di non nuocere oltre,
magari proponendogli un lavoro che li metta in contatto solo ed esclusivamente
con la loro imbecillità.
Ancor di più per far sì che la Tua frase
diventi “vulgata popolare” occorrerebbe avere un presidente del consiglio
avvezzo più al fare che al dire.
Potrebbe iniziare eliminando i privilegi
dei politici, tutti ancora attivi nonostante le inutili promesse, e riducendo
gli sprechi.
Caro Giorgio, di un assessore regionale
alla sanità che si presenta con auto blu e scorta alla inaugurazione di una
mostra sull’Africa organizzata dai missionari della consolata per scopi
culturali e benefici di grande spessore culturale…mosso dal fatto che da buon
sughero galleggia in politica da oltre quaranta anni…possiamo benissimo farne a
meno.
Allo stesso modo faremmo volentieri a meno
delle Province eliminate per finta e di una riforma elettorale che continua ad
impedire al cittadino di scegliere.
Faremmo a meno anche di balzelli e pensioni d’oro riservate a chi,
accade solo in Italia, può fare politica o il sindacalista…per tutta la vita…avendo
un rapporto inesistente con il Paese reale.
Allo stesso modo vorremmo una classe
politica che riuscisse ad eleggere due membri della Consulta con una votazione…lo
sai vero che siamo alla quindicesima inutile votazione. Puoi cortesemente farti
fare un conto di quanto costano al paese quindici inutili votazioni di un
numero imprecisato di inutili politici? Te ne saremmo grati.
Il giorno che accadrà questo dovrà anche
accadere che i sindacati insieme ai padroni si occuperanno, come in Germania,
di cogestire le imprese, al meglio, per il bene di tutti.
Sempre nello stesso giorno l’articolo 18
verrà sostituito da un articolo che garantirà diritti e doveri a padroni e
lavoratori prevedendo anche che per avere il sussidio di disoccupazione si
dovranno accettare i lavori proposti, anche se solo socialmente utili. Mi fermo
ma potrei proseguire con un infinito elenco di esempi.
Caro Giorgio prima di “dire”, in Italia, oramai
occorre “fare”, potresti per cortesia iniziare a dare il buon esempio…dicendo
al ciarlatano che la misura è davvero colma…e che quindi ci aspettiamo che
davvero inizi a fare cose che…coerentemente e partendo dall’alto…cambino verso
all’Italia!!! Grazie. Gba
Se volete, dite la Vostra qui sotto!!!
gba
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