martedì 23 settembre 2014


“…dobbiamo 
rinnovare 
decisamente
i nostri 
comportamenti 
collettivi”

La frase virgolettata è stata pronunciata ieri dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel discorso fatto a tremila studenti in occasione della cerimonia ufficiale per l’inaugurazione dell’anno scolastico.

Al mattino in una scuola romana la mamma di uno studente disabile veniva rintracciata telefonicamente ed invitata ad andare a prelevare, entro un’ora, il figlio visto che gli altri studenti si sarebbero recati a questa cerimonia. La reazione indignata di molti genitori, con in testa il regista Paolo Sorrentino e la moglie, hanno fatto sì che si rimediasse all’imbecillità dei dirigenti scolastici di quella scuola al punto che, nel pomeriggio, il Presidente della Repubblica ha ricevuto madre e figlio.

Orbene caro Giorgio la frase da Te pronunciata è sicuramente al centro dei problemi drammatici di questo disastrato paese…ma c’è un piccolo problema che, per porVi rimedio, occorrebbe dare il buon esempio a tutti i livelli, tutti i giorni, senza valutare il potere mediatico di chi si indigna.

Se il regista, premio oscar, non si fosse indignato il ragazzo sarebbe rimasto a casa, ma ancor di più, per dare il buon esempio, occorrerebbe prendere i responsabili della assurda decisione, presunti educatori e sicuri idioti, e metterli in condizione di non nuocere oltre, magari proponendogli un lavoro che li metta in contatto solo ed esclusivamente con la loro imbecillità.

Ancor di più per far sì che la Tua frase diventi “vulgata popolare” occorrerebbe avere un presidente del consiglio avvezzo più al fare che al dire.

Potrebbe iniziare eliminando i privilegi dei politici, tutti ancora attivi nonostante le inutili promesse, e riducendo gli sprechi.

Caro Giorgio, di un assessore regionale alla sanità che si presenta con auto blu e scorta alla inaugurazione di una mostra sull’Africa organizzata dai missionari della consolata per scopi culturali e benefici di grande spessore culturale…mosso dal fatto che da buon sughero galleggia in politica da oltre quaranta anni…possiamo benissimo farne a meno.

Allo stesso modo faremmo volentieri a meno delle Province eliminate per finta e di una riforma elettorale che continua ad impedire al cittadino di scegliere.

Faremmo a meno anche  di balzelli e pensioni d’oro riservate a chi, accade solo in Italia, può fare politica o il sindacalista…per tutta la vita…avendo un rapporto inesistente con il Paese reale.

Allo stesso modo vorremmo una classe politica che riuscisse ad eleggere due membri della Consulta con una votazione…lo sai vero che siamo alla quindicesima inutile votazione. Puoi cortesemente farti fare un conto di quanto costano al paese quindici inutili votazioni di un numero imprecisato di inutili politici? Te ne saremmo grati.

Il giorno che accadrà questo dovrà anche accadere che i sindacati insieme ai padroni si occuperanno, come in Germania, di cogestire le imprese, al meglio, per il bene di tutti.

Sempre nello stesso giorno l’articolo 18 verrà sostituito da un articolo che garantirà diritti e doveri a padroni e lavoratori prevedendo anche che per avere il sussidio di disoccupazione si dovranno accettare i lavori proposti, anche se solo socialmente utili. Mi fermo ma potrei proseguire con un infinito elenco di esempi.

Caro Giorgio prima di “dire”, in Italia, oramai occorre “fare”, potresti per cortesia iniziare a dare il buon esempio…dicendo al ciarlatano che la misura è davvero colma…e che quindi ci aspettiamo che davvero inizi a fare cose che…coerentemente e partendo dall’alto…cambino verso all’Italia!!! Grazie. Gba

Se volete, dite la Vostra qui sotto!!!

gba

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