domenica 21 settembre 2014


La
coe-renzi

Il presidente del consiglio intervistato oggi al TG2 delle 13.00 da una intervistatrice sufficientemente amica…è riuscito a chiarire una cosa fondamentale: tra lui e la coerenza non esiste rapporto alcuno. D’altronde in Italia ognuno ha e difende esclusivamente la propria coerenza.

Alla prima domanda su come pensa di muoversi nelle prossime settimane ha chiarito che lui non intende usare il 41% che lo ha consacrato, alle elezioni Europee che come è noto investono i governi nazionali, per apparire in TV o farsi intervistare dai giornali, ma per cambiare e semplificare le cose.

Alla seconda domanda su come mai la sua promessa a far si che entro il 21 Settembre 2014 tutti i debiti dello stato alle aziende sarebbero stati saldati vede ad oggi solo il 40% degli stessi regolarizzati, ha risposto che per ottenere il saldo occorre registrarsi ad un apposito sito che, a registrazione avvenuta, permette l’avvio di una “complessa procedura bancaria”, tra virgolette non a caso, che permette il saldo del debito contratto.

Quanto sopra condito dal fatto che lui vuole dare i diritti a tutti i lavoratori…quali diritti sarà una sorpresa che avremo modo di valutare tra qualche settimana.La terza domanda non c’è stata perché avrebbe dovuto essere “Scusi ma tra Lei e noi tutti chi è su scherzi a parte”.

Orbene, chiarito che il suddetto occupa spazi, televisivi e non, come mai nessuno prima, il povero Silvio era un dilettante a confronto, e che essere ciarlatano non è una dote, tra lui e Silvio la continuità sul dire al vento banalità è impressionante, la domanda che nasce spontanea è ma i politici italioti ci fanno o ci sono?

Anche un idiota valutando i dati economici e quelli sull’occupazione comprenderebbe che per rilanciare le aziende occorrerebbe ridurre il costo del lavoro abbattendo le imposte e, allo stesso modo, occorrerebbe ridurre le tasse per rilanciare la spesa.

Per effettuare questo occorrerebbe tagliare gli sprechi  eliminando privilegi, ai politici ma anche a dirigenti pubblici e non, tagliando inoltre i posti di lavoro di inetti e sugheri vari utili solo a garantire voti e prebende a faide, cupole e cupolette che dissanguano quotidianamente il Paese, vedi servizio delle Iene nel post precedente.

Allo stesso modo occorrerebbe garantire si l’assegno di disoccupazione, eliminando la cassa integrazione, ma solo a coloro che accettano lavori di qualsivoglia genere e tipo, dal fare lo stradino, ad imbiancare e riparare le scuole, al fare assistenza a tutti i livelli.

Su questo il ciarlatano ed i suoi ministri tacciono…continuando a governare, checchè ne dica lo spudorato fenomeno, esattamente come hanno fatto quelli prima di loro… la differenza è la maschera del ciarlatano…che oggi rappresenta l’unica possibile alternativa…con l’assenso del potere economico che con le maschere sa come si gioca e del popolo italiano che da sempre preferisce le maschere, di qualsivoglia colore, all’etica ed ai doveri. Gba

Se volete, dite la Vostra qui sotto!!!

gba

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