mercoledì 14 gennaio 2015


Italia
&
Francia


Ieri il “ciarlatano” Matteo Renzi ha chiuso il semestre di conduzione, quantomeno insignificante, del Parlamento Europeo in un’aula praticamente deserta, ridicolizzato da due altri italici ciarlatani, rispondono al nome di Matteo Salvini e Beppe Grillo, che brillano per pochezza non solo propositiva.
Sono riusciti ad offendersi reciprocamente in Europa così come sono abituati a fare in Italia. Ridicoli e molto poco intelligenti.

Nelle stesse ore il Parlamento Francese applaudiva con omogenea e comune intensità il discorso del Primo Ministro che annunciava i nuovi provvedimenti adottati per contrastare l’ondata di terrorismo. Il preambolo di questa seduta del parlamento francese è stato la manifestazione davvero “unica” di domenica scorsa dove il polo francese ha dimostrato, nei fatti, cosa vogliono dire solidarietà e condivisione.

Molto ci sarebbe da dire ma forse basta fermarsi a due fondamentali differenze; la Francia è, nel bene e nel male, una Nazione dove il singolo si sente parte di una collettività ed in funzione della stessa fa, nella stragrande maggioranza, del suo meglio. L’Italia è, nella stragrande maggioranza, un’accozzaglia di individualisti che si schierano, a prescindere e spesso in malafede e disonestamente, solo ed esclusivamente in funzione del loro personale interesse.

La seconda differenza, figlia della precedente, è che in Francia esiste un Governo regolarmente eletto dai cittadini che esercitano il diritto primo di ogni democrazia; “Poter scegliere i propri rappresentanti”. In Italia, da anni, votiamo con una legge "incostituzionale" per diversi motivi tra cui quello dell’impossibilità di scegliere i propri rappresentati che vengono preventivamente nominati dalle segreterie dei partiti. Oltre a ciò e come logica conseguenza ideologica, il governo in carica è figlio di una elezione Europea e quindi né il presidente del consiglio né tanto meno i ministri e la maggioranza governativa sono stati regolarmente, sia pur con legge "incostituzionale", eletti ma bensì nominati.

L’elenco delle differenze potrebbe proseguire a lungo.Se volete date una occhiata a quanto costerà a noi cittadini il buon Napolitano in pensione...a proposito del ciarlatano che governa e che dice di voler cambiare verso. Evito i dettagli per brevità e disgusto ma Vi invito a riflettere su da dove occorrerebbe partire per far diventare l’Italia un Paese “normale”.

gba

Per cambiare occorre una

Altra cultura

Cantiere di opinioni e di azioni

valorizzare il territorio ed i suoi abitanti attraverso il confronto e la condivisione

per esprimere al meglio il meglio

Ci troviamo al
TREFF
via San Carlo 1 Giaveno (TO)

Lunedì 2 Febbraio 2015 ore 20.30
per parlare del progetto
“Legami”
tra Territorio Arte e Cultura.

Gli incontri sono aperti a tutti
e se vorrai portare un libro da scambiare
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Se volete, dite la Vostra
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gba


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