Italia
&
Francia
Ieri il “ciarlatano” Matteo Renzi ha chiuso il semestre di conduzione, quantomeno insignificante, del Parlamento Europeo in un’aula praticamente deserta,
ridicolizzato da due altri italici ciarlatani, rispondono al nome di Matteo
Salvini e Beppe Grillo, che brillano per pochezza non solo propositiva.
Sono
riusciti ad offendersi reciprocamente in Europa così come sono abituati a fare
in Italia. Ridicoli e molto poco intelligenti.
Nelle
stesse ore il Parlamento Francese applaudiva con omogenea e comune intensità il
discorso del Primo Ministro che annunciava i nuovi provvedimenti adottati per
contrastare l’ondata di terrorismo. Il preambolo di questa seduta del
parlamento francese è stato la manifestazione davvero “unica” di domenica scorsa
dove il polo francese ha dimostrato, nei fatti, cosa vogliono dire solidarietà
e condivisione.
Molto
ci sarebbe da dire ma forse basta fermarsi a due fondamentali differenze; la
Francia è, nel bene e nel male, una Nazione dove il singolo si sente parte di
una collettività ed in funzione della stessa fa, nella stragrande maggioranza,
del suo meglio. L’Italia è, nella stragrande maggioranza, un’accozzaglia di
individualisti che si schierano, a prescindere e spesso in malafede e
disonestamente, solo ed esclusivamente in funzione del loro personale
interesse.
La
seconda differenza, figlia della precedente, è che in Francia esiste un Governo
regolarmente eletto dai cittadini che esercitano il diritto primo di ogni
democrazia; “Poter scegliere i propri rappresentanti”. In Italia, da anni,
votiamo con una legge "incostituzionale" per diversi motivi tra cui quello
dell’impossibilità di scegliere i propri rappresentati che vengono preventivamente nominati dalle segreterie dei partiti. Oltre a ciò e come logica conseguenza ideologica, il governo in carica è figlio di
una elezione Europea e quindi né il presidente del consiglio né tanto meno i
ministri e la maggioranza governativa sono stati regolarmente, sia pur con legge "incostituzionale", eletti ma bensì nominati.
L’elenco
delle differenze potrebbe proseguire a lungo.Se volete date una occhiata a quanto costerà a noi cittadini il buon Napolitano in pensione...a proposito del ciarlatano che governa e che dice di voler cambiare verso. Evito i dettagli per brevità e disgusto ma Vi invito a
riflettere su da dove occorrerebbe partire per far diventare l’Italia un Paese
“normale”.
gba
Per
cambiare occorre una
Altra cultura
Cantiere di opinioni e di azioni
valorizzare il territorio ed i suoi
abitanti attraverso il confronto e la condivisione
per esprimere al meglio il meglio
Ci troviamo al
TREFF
via San Carlo 1 Giaveno (TO)
Lunedì 2 Febbraio 2015 ore 20.30
per parlare del progetto
“Legami”
tra Territorio Arte e Cultura.
Gli incontri sono aperti a
tutti
e se vorrai portare un libro da
scambiare
aiuterai la cultura a viaggiare
Se volete, dite la Vostra
qui sotto!!!
gba
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