Per condividere
e integrare
non basta
essere
Charlie…
e integrare
non basta
essere
Charlie…
Ricevo da Gloria Cargalli
per Amani
per Amani
sullo stato della
“Geremia School”
a Nairobi
Caro Giovanni,
cari amici di Polvere di Luna, nel ringraziarvi per il vostro
contributo per la buona gestione della Geremia School, desideriamo aggiornarvi
con qualche dato riepilogativo.
Nel 2012 Shalom IT ha ricevuto il riconoscimento dal Ministero dell’Educazione
Superiore, Scienza e Tecnologia; può rilasciare i certificati del KNEC – Kenya
National Examination Course riconosciuti a livello nazionale ed internazionale;
è accreditata ed autorizzata a rilasciare certificati ICDL – International Computer
Driving Licence (assimilabile alla nostra “patente informatica”
riconosciuta a livello europeo).
Offre:
-corsi di informatica di base
-corsi per ottenere il diploma in informatica
-postazioni per l’accesso ad internet
Ogni anno viene frequentata da circa 250 studenti, tra i ragazzi e i giovani accolti nelle case di Amani e utenti delle zone circostanti.Ha due aule completamente attrezzate e connesse ad internet, rispettivamente con 9 e 12 postazioni. Dà lavoro a 5 dipendenti.
Il vostro contributo è sicuramente molto importante, tuttavia le
risorse e l’impegno che la scuola richiede sono certamente maggiori, per cui
siamo stati costretti a ricorrere ad altri enti in grado di contribuire al
mantenimento e alla sua buona gestione.
Tra queste, ad esempio, Toshiba Italia che ha fornito nel 2013
un buon numero di computer portatili, e la CISCO Academy, che –come sapete-
contribuisce con l’invio di insegnanti qualificati che annualmente svolgono dei
corsi di formazione di alto livello e hanno permesso alla scuola di essere
riconosciuta dal circuito internazionale CISCO Academy.
A nome di tutti noi di Amani ancora grazie.
Cari saluti,
Gloria Fragali
AMANI ONG
Via Tortona, 86 - 20144 Milano
tel. 02.48951149 - fax 02.42296995
gloria@amaniforafrica.it
Via Tortona, 86 - 20144 Milano
tel. 02.48951149 - fax 02.42296995
gloria@amaniforafrica.it
Qui trovi cosa puoi fare
per sostenere
i progetti di Amani
Ricevo da
Mario e Gabriella
Bessone
in Mali per uno
dei progetti promossi da
“Il granello di Senape”
Siamo
a 10 giorni dalla partenza da Pinerolo, cercherò di fare un primo conciso
bilancio partendo dalla situazione dei pozzi ai quali ho dedicato la mia
attività.
Il
pozzo di Karangasso, che abbiamo attivato nel 2008, non era fermo ma dava poca
acqua, circa 1 m3 /ora, quindi per riempire totalmente i 4 serbatoi occorrevano
20 ore cioè 2,5 giorni di luce sufficiente per i pannelli solari (dalle 9 del mattino alle 17 di sera). A
questo impianto sono state già sostituite un paio di pompe e almeno una scheda
elettronica. Abbiamo tirato fuori la
pompa e riparato una falla nel filo di collegamento, abbiamo anche sostituito
la scheda ma la situazione è rimasta invariata. Con Lazare ed Amidou ho deciso
di cambiare tutto l’impianto puntando su un controller più potente, 1800 watts
invece dei 1200 ed una pompa centrifuga con maggiore portata.
Lazare
è partito in pulman per Bamako dove ha acquistato dal magazzino della Lorentz
il necessario compreso un accessorio antifulmine uguale a quello che in aprile
dello scorso anno è stato montato sull’impianto di Nangosso. Installati i nuovi componenti, abbiamo avuto la
soddisfazione di vedere i serbatoi, 20000 litri, riempirsi in meno di 2 ore,
A
Tihanyrisso (non mi ricordo mai come si scriva), il pozzo era fermo da tempo:
all’interno del recinto c’era una vegetazione abbastanza rigogliosa, compreso
un alberello in un angolo della rete metallica. Il pozzo è profondo 60 m,
l’acqua si trova a poco più di 10 m. Anche a questo impianto, in funzione dal
2009, sono state cambiate almeno un paio di pompe perché intasate dal fango per
cui si era pensato di mettere la pompa a circa 20 m di profondità ma a questa
profondità, specialmente nei periodi asciutti, l’acqua è insufficiente e quindi
la pompa si spegne e riaccende in continuazione provocando la rottura del
circuito elettronico.
Abbiamo
montato la scheda elettronica recuperata dal pozzo di Karangasso e portato la
pompa quasi in fondo al pozzo. Fatti tutti i collegamenti, l’impianto
funzionava bene ma con il controller, che contiene la scheda, in posizione
orizzontale. Messo in posizione verticale, cioè nelle sua condizione di lavoro,
non ha più dato segni di vita per cui anche per questo impianto si è deciso di
sostituire il controller con uno da 1800 watts acquistato a Bamako. Ora il
pozzo funziona bene.
Il
villaggio di Karangasso ha contribuito all’acquisto di pompa e controller con
150.000 CFA a fronte di una spesa di 1.402.500 CFA.
Questa
mattina sono andato in un hameau a sud-est di Karangasso i cui abitanti ci chiedono un contributo per
la realizzazione di un pozzo tradizionale, ho chiesto loro una quantificazione
dei possibili utenti ed una stima dei costi. Al ritorno sono passato in alcuni
quartieri del villaggio di Nangosso ove la compagnia del cotone, allora in mano
francese, aveva fatto installare un grande impianto con pannelli solari,
serbatoio di grandi dimensioni, fontane distribuite su un territorio vasto con
abbeveratoi e lavatoio. Su questo impianto siamo intervenuti due volte: la
prima per sostituire il controller di marca francese con uno uguale, la seconda
dopo un paio d’anni per sostituire controller e pompa con componenti Lorentz,
al momento funziona ma occorre fare qualche considerazione.
In
alcuni quartieri di Nangosso, ad una certa distanza dal pozzo ho visto tre
fontane, che dovrebbero essere connesse all’impianto centrale, completamente
prive d’acqua con rubinetti scassati. Sempre nel quartiere esiste un pozzo con
pompa a pedali adiacente ad un pozzo tradizionale con muretto di protezione: la
pompa a pedali è ferma da non so quanto tempo, funziona invece la corda con la
quale le donne tirano su l’acqua dal pozzo tradizionale.
Funzionano
bene solo le cose che possono essere gestite direttamente dalla popolazione,
dai pozzi tradizionali alle biciclette ed anche alle moto. Per esse c’è
interesse ed iniziativa, per le altre prevale l’indifferenza sia perché
esistono alternative anche se dispendiose dal punto di vista della fatica e,
per quanto riguarda i pozzi, dell’igiene, sia perchè fuori dalla loro portata
per quanto riguarda i costi di gestione.
A
questo punto mi vengono alle orecchie discorsi sentiti più volte e che si
possono riassumere con “si arrangino, io ho fatto, loro non fanno, se ne stanno
seduti all’ombra e a volte ridono alle tue spalle”.
Ma
prima di fare abbiamo cercato di entrare nel mondo della popolazione locale
cercando di capire le loro regole, le loro tradizioni, le loro paure, il loro
modo di vivere? No, abbiamo fatto e poi in molti casi ce ne siamo andati
cercando di rimuovere il retro-pensiero che forse ci è passato per la testa e
cioè: è stato utile fare?
E’
stato utile se non abbandoniamo, se cerchiamo una crescita nella loro capacità
di organizzarsi in modo che possano fronteggiare le difficoltà. Ci sono persone che pur avendo scolarità
molto bassa o addirittura inesistente hanno appreso in modo autodidattico ed
ora sono un punto di riferimento del villaggio ma queste persone nulla possono
fare quando si trovano di fronte a costi insormontabili per loro per riparare
le nostre installazioni se non vengono aiutati.
A proposito del non abbandonare e di
immedesimarsi nei problemi per cercare insieme alla popolazione una soluzione,
sono iniziati gli incontri di formazione, tenuti da Giuliano, molto apprezzati
dai partecipanti, ai quali collabora anche Gabriella, che farà al riguardo una
relazione specifica.
Concludo
con i saluti: Kisito Coulybali (di Tihanyrisso ) si è raccomandato di salutare le vieux
Ferruccio, Bernardette saluta Irma, comunque saluti a tutti da tutti coloro con
i quali parliamo. Mario e Gabriella Bessone
Qui trovi cosa puoi fare
per sostenere
i progetti promossi da
“Il granello di senape”
…in qualsiasi parte del mondo…
…per
cambiare davvero
occorre
creare una
Altra Cultura
Cantiere di opinioni e di azioni
valorizzare il territorio ed i suoi
abitanti attraverso il confronto e la condivisione
per esprimere al meglio il meglio
Ci troviamo al
TREFF
via San Carlo 1 Giaveno (TO)
Lunedì 2 Febbraio 2015 ore 20.30
parleremo del progetto
“Legami”
tra Territorio Arte e Cultura.
Gli incontri sono aperti a
tutti
e se vorrai portare un libro da
scambiare
aiuterai la cultura a viaggiare
Se volete, dite la Vostra
qui sotto!!!
gba
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