domenica 5 aprile 2015

La perla
e
i porci…

Nei giorni scorsi una perla si è aggiunta all’Italia che ci piace. L’Italia che fa, l’Italia che valorizza, l’Italia che vuole un futuro di qualità e questa perla, almeno per ora e mi auguro di non essere smentito, non è stata infangata dai porci che imperversano in questo paese.

Mi riferisco alla inaugurazione del nuovo Museo Egizio, un’opera davvero fantastica che non si può commentare…si deve solo visitare. Qui trovate tutte le preziose indicazioni per farlo: http://www.museoegizio.it. Alla fine della visita sarete orgogliosi di essere Italiani…ma durerà poco perché uscendo da quel palazzo delle meraviglie leggerete per l’ennesima volta di ladri, farabutti e ciarlatani che continuano a parlare senza fare.

Alcuni esempi tratti da Repubblica di oggi assolutamente non esaustivi del fare inconcludente degli italici porci:

LA NUOVA TANGENTOPOLI

L’uomo della coop rossa confessa: “Così pagavamo per avere gli appalti”
“Consulenze fittizie e favori agli amici: ormai era un sistema collaudato”. Le prime rivelazioni ai pm del pr della Cpl ora fanno tremare i palazzi della politica

Consulenze fittizie e subappalti agli amici: sono questi gli «strumenti di penetrazione» utilizzati dalla Cpl Concordia per mettere le mani sui lavori pubblici. In cinque ore di interrogatorio, l’ex capo delle relazioni istituzionali della cooperativa, Francesco Simone, comincia a raccontare il «sistema corruttivo» della Tangentopoli 2.0. E molti, nei palazzi della politica, tremano. A sinistra, come a destra. A Roma, come nel resto d’Italia.

Quando vuol vincere una gara, spiega Simone, «Cpl affida una consulenza (più o meno fittizia) ovvero individua un subappaltatore o un fornitore segnalato dal soggetto pubblico che poi gli fa aggiudicare l’appalto o che gestisce le pratiche amministrative ». Si tratta, aggiunge il manager, di un «protocollo ben consolidato». Niente più banconote nelle valigie di pelle, dunque. Al posto del «collettore » degli anni di Mani pulite, oggi il regista è il politico «facilitatore». Uno che sa come muoversi con la burocrazia per sbloccare gli ostacoli. E poi distribuisce gli “utili”.

Il verbale sottoscritto venerdì sera apre una nuova pagina dell’inchiesta condotta dai pm di Napoli Henry John Woodcock, Celeste Carrano e Giuseppina Loreto coordinati dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. Ieri sono scattate nuove perquisizioni: i carabinieri del Noe sono andati a Procida, dove la Cpl si è aggiudicata l’appalto per la metanizzazione dell’isola. Qui, afferma Simone, «è stato utilizzato lo stesso metodo e lo stesso protocollo » di sempre. Il ruolo di «facilitatore», sostiene il manager, sarebbe stato rivestito dall’ex parlamentare del Pdl Luigi Muro, già sindaco di Procida e dirigente di An, poi passato con Futuro e libertà…

Il caos Province blocca il
motore del Jobs Act Agenzia
per l’impiego ancora ferma al palo

VALENTINA CONTE
ROMA
Il cuore del Jobs Act, il perno della riforma del lavoro, è bloccato. E rischia di non vedere mai la luce. Lasciando nel limbo 8 mila (ex) dipendenti delle Province, le loro famiglie e milioni di disoccupati italiani, in attesa se non di un posto, di un’indicazione, di una rete.

Il decreto attuativo che istituisce l’Agenzia nazionale per l’occupazione, il nuovo collocamento ai tempi della flessibilità senza articolo 18, deve arrivare entro giugno, come prevede la legge. Ma il micidiale mix normativo tra l’incompiuta riforma delle Province, i tagli agli enti locali, la riforma costituzionale, le regole europee sta trasformando un’opportunità in un buco nero.
In bilico ci sono 8 mila addetti degli attuali 550 centri per l’impiego (di cui 2 mila precari), dipendenti non si sa bene di chi. Fino a marzo delle Province, che però sono state eliminate…

Manca un mese all’avvio dell’Expo,
in ritardo
tre cantieri su quattro

Il commissario Sala: “Sono fiducioso”. Ma nessuno sa che cosa sarà pronto il 30 aprile Pronti percorsi guidati per nascondere ai turisti le parti non finite. Ma sarà sufficiente?

E poi qualcuno si stupisce se accade anche questo:

BELPAESE
ALESSANDRA LONGO
Il gioco dell’Is

Le esecuzioni dell’Is diventano un gioco da simulare su Facebook. È successo qualche giorno fa in una scuola media veneta, a Piove di Sacco. Dei ragazzini hanno inscenato la decapitazione di un compagno di classe. Tre “boia” con un coltello finto a circondare la “vittima”, coperta solo da mutande e reggiseno, e un regista a filmare con il telefonino. Un video girato in palestra e subito finito sui social network.

Le famiglie sono state convocate dalla preside. C’è stata una riunione con il corpo docente e poi la decisione: tre giorni di sospensione per i cinque cretini, in più un percorso di recupero da definire con la psicologa. Troppo poco? Forse sì. E comunque un segnale inquietante che dentro una scuola possa andare in scena un fuoriprogramma così cinico. Se a tredici anni ci si diverte scimmiottando la violenza più bruta c’è da chiedersi dove hanno sbagliato i grandi.

Al peggio non c’è mai fine… e le perle sono sempre più rare…sopra tutto in Italia. Gba

Per cambiare occorre una

Altra Cultura

Cantiere di opinioni
e di azioni

valorizzare il territorio ed i suoi abitanti attraverso il confronto e la condivisione

per esprimere
al meglio il meglio

Ci troviamo al
TREFF
via San Carlo 1 Giaveno(TO)



Lunedì 13 Aprile 2015 ore 20.30

Metteremo a punto
il programma del progetto
“Legami”
Territorio Arti Culture

Gli incontri sono aperti a tutti
e se vorrai portare un libro da scambiare
aiuterai la cultura a viaggiare

Se volete, dite la Vostra
qui sotto!!!

gba

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