La perla
e
i porci…
e
i porci…
Nei giorni scorsi una perla si è aggiunta all’Italia che ci piace. L’Italia che fa, l’Italia che valorizza,
l’Italia che vuole un futuro di qualità e questa perla, almeno per ora e mi
auguro di non essere smentito, non è stata infangata dai porci che imperversano
in questo paese.
Mi riferisco alla
inaugurazione del nuovo Museo Egizio, un’opera davvero fantastica che non si
può commentare…si deve solo visitare. Qui trovate tutte le preziose indicazioni
per farlo: http://www.museoegizio.it. Alla fine della
visita sarete orgogliosi di essere Italiani…ma durerà poco perché uscendo da
quel palazzo delle meraviglie leggerete per l’ennesima volta di ladri,
farabutti e ciarlatani che continuano a parlare senza fare.
Alcuni esempi tratti da
Repubblica di oggi assolutamente non esaustivi del fare inconcludente degli
italici porci:
LA NUOVA TANGENTOPOLI
L’uomo della
coop rossa confessa: “Così pagavamo per avere gli appalti”
“Consulenze
fittizie e favori agli amici: ormai era un sistema collaudato”. Le prime
rivelazioni ai pm del pr della Cpl ora fanno tremare i palazzi della politica
Consulenze fittizie
e subappalti agli amici: sono questi gli «strumenti di penetrazione» utilizzati
dalla Cpl Concordia per mettere le mani sui lavori pubblici. In cinque ore di
interrogatorio, l’ex capo delle relazioni istituzionali della cooperativa,
Francesco Simone, comincia a raccontare il «sistema corruttivo» della
Tangentopoli 2.0. E molti, nei palazzi della politica, tremano. A sinistra,
come a destra. A Roma, come nel resto d’Italia.
Quando vuol
vincere una gara, spiega Simone, «Cpl affida una consulenza (più o meno
fittizia) ovvero individua un subappaltatore o un fornitore segnalato dal soggetto
pubblico che poi gli fa aggiudicare l’appalto o che gestisce le pratiche
amministrative ». Si tratta, aggiunge il manager, di un «protocollo ben
consolidato». Niente più banconote nelle valigie di pelle, dunque. Al posto del
«collettore » degli anni di Mani pulite, oggi il regista è il politico
«facilitatore». Uno che sa come muoversi con la burocrazia per sbloccare gli
ostacoli. E poi distribuisce gli “utili”.
Il verbale
sottoscritto venerdì sera apre una nuova pagina dell’inchiesta condotta dai pm
di Napoli Henry John Woodcock, Celeste Carrano e Giuseppina Loreto coordinati
dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. Ieri sono scattate nuove
perquisizioni: i carabinieri del Noe sono andati a Procida, dove la Cpl si è
aggiudicata l’appalto per la metanizzazione dell’isola. Qui, afferma Simone, «è
stato utilizzato lo stesso metodo e lo stesso protocollo » di sempre. Il ruolo
di «facilitatore», sostiene il manager, sarebbe stato rivestito dall’ex
parlamentare del Pdl Luigi Muro, già sindaco di Procida e dirigente di An, poi
passato con Futuro e libertà…
Il caos Province blocca il
motore del Jobs Act Agenzia
per l’impiego ancora ferma al palo
VALENTINA CONTE
ROMA
Il cuore del
Jobs Act, il perno della riforma del lavoro, è bloccato. E rischia di non
vedere mai la luce. Lasciando nel limbo 8 mila (ex) dipendenti delle Province,
le loro famiglie e milioni di disoccupati italiani, in attesa se non di un
posto, di un’indicazione, di una rete.
Il decreto
attuativo che istituisce l’Agenzia nazionale per l’occupazione, il nuovo
collocamento ai tempi della flessibilità senza articolo 18, deve arrivare entro
giugno, come prevede la legge. Ma il micidiale mix normativo tra l’incompiuta
riforma delle Province, i tagli agli enti locali, la riforma costituzionale, le
regole europee sta trasformando un’opportunità in un buco nero.
In bilico ci
sono 8 mila addetti degli attuali 550 centri per l’impiego (di cui 2 mila
precari), dipendenti non si sa bene di chi. Fino a marzo delle Province,
che però sono state eliminate…
Manca un mese all’avvio dell’Expo,
in ritardo
tre cantieri su quattro
Il commissario
Sala: “Sono fiducioso”. Ma nessuno sa che cosa sarà pronto il 30 aprile Pronti
percorsi guidati per nascondere ai turisti le parti non finite. Ma sarà
sufficiente?
E poi qualcuno si stupisce
se accade anche questo:
BELPAESE
ALESSANDRA LONGO
Il gioco dell’Is
Le esecuzioni dell’Is
diventano un gioco da simulare su Facebook. È successo qualche giorno fa in una
scuola media veneta, a Piove di Sacco. Dei ragazzini hanno inscenato la
decapitazione di un compagno di classe. Tre “boia” con un coltello finto a
circondare la “vittima”, coperta solo da mutande e reggiseno, e un regista a
filmare con il telefonino. Un video girato in palestra e subito finito sui
social network.
Le famiglie
sono state convocate dalla preside. C’è stata una riunione con il corpo docente
e poi la decisione: tre giorni di sospensione per i cinque cretini, in più un
percorso di recupero da definire con la psicologa. Troppo poco? Forse sì. E
comunque un segnale inquietante che dentro una scuola possa andare in scena un
fuoriprogramma così cinico. Se a tredici anni ci si diverte scimmiottando la
violenza più bruta c’è da chiedersi dove hanno sbagliato i grandi.
Al peggio non c’è mai fine…
e le perle sono sempre più rare…sopra tutto in Italia. Gba
Per
cambiare occorre una
Altra Cultura
Cantiere di opinioni
e di azioni
valorizzare il territorio ed i suoi
abitanti attraverso il confronto e la condivisione
per esprimere
al meglio il meglio
Ci troviamo al
TREFF
via San Carlo 1 Giaveno(TO)
Lunedì 13 Aprile 2015 ore 20.30
Metteremo a punto
il programma del progetto
“Legami”
Territorio Arti Culture
Gli incontri sono aperti a
tutti
e se vorrai portare un libro da
scambiare
aiuterai la cultura a viaggiare
Se volete, dite la Vostra
qui sotto!!!
gba
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