La pillola di oggi
“Apartitici
non apolitici”
non apolitici”
Con il calo progressivo ed inarrestabile del numero dei votanti, ieri a Venezia hanno votato il venti per
cento di elettori in meno rispetto a due settimane fa, torna prepotentemente
d’attualità il tema del titolo di questa pillola.
I ciarlatani che si sono
succeduti e si succedono al governo politico e non solo di questo Paese, spesso
incompetenti ed arroganti, hanno generato un malcostume ed una disonestà
imperanti che hanno determinato il distacco, oramai abissale, tra la politica e
la gente.
Il rischio è che la mancata
rappresentanza partitica generi la volontà di essere apolitici. Rischio grave e
drammatico. Se questo avverrà la democrazia sarà, in parte lo è già, un
ricordo.
Per quanto mi riguarda la
distinzione, tra partiti e politica in Italia, è netta. Gli ultimi politici da
me ritenuti degni di questo nome per etica, competenza e serietà sono stati,
insieme a pochi altri, Enrico Berlinguer e Aldo Moro, morti entrambi
prematuramente di morte naturale e di morte violenta, morte quest’ultima che ha
sancito il compimento e l’avvio di un processo politico che ha progressivamente
fatto prevalere gli interessi di parte agli interessi della collettività.
La politica è morta nella
Renault rossa che simboleggiava, con l’uomo privo di vita nel bagagliaio, il
prevalere delle caste e delle fazioni sugli interessi della collettività che,
allora, aveva un nome; “compromesso storico”. Sui contenuti di questa
illuminante soluzione politica non mi dilungo perché se lo facessi genererei un
flacone di “pillole” probabilmente annoiandoVi.
Se questo è il quadro,
sintetico ma reale, credo che l’unico argine e possibile antidoto sia dare al nostro
vivere, fatto di condivisione e onestà indirizzate al bene della collettività
di cui facciamo parte, una connotazione visibile in ogni momento della nostra giornata.
Fare del proprio meglio facendo
prevalere il buon senso, che non ha colore partitico ma ha una enorme valenza
politica in quanto esempio per noi e per
gli altri, nel bene e nel male.
Questo è il senso di “Altra
Cultura” e questo è il collante che sta facendo vivere, a chi ne fa parte,
esperienze uniche ed unificanti anche quando generate attraverso percorsi conflittuali, figli naturali delle sacrosante
diverse opinioni che diventano crescita collettiva quando finalizzate ad un
comune obiettivo.
Questo è, a nostro avviso,
fare politica attraverso la cultura per cambiare cultura insieme, stando sempre e comunque al di sopra degli
interessi individuali. Un anno fa ci credevamo in pochi, oggi siamo molti di
più e ognuno di Voi potrà, se lo vorrà, aggregarsi… dicendo e facendo, coerentemente. Gba
Per
cambiare occorre una
Altra Cultura
Cantiere di opinioni
e di azioni
valorizzare il territorio ed i suoi
abitanti attraverso il confronto e la condivisione
per esprimere al meglio il meglio
“Un uomo chiamato a fare lo spazzino dovrebbe spazzare le strade
così come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva, o Shakespeare scriveva
poesie. Egli dovrebbe spazzare le strade così bene al punto che tutti gli
ospiti del cielo e della terra si fermerebbero per dire che qui ha vissuto un
grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.” Martin Luther King
Domenica 21 Giugno 2015
ore 21.00
al TREFF
Via San Carlo 1
Giaveno
“Legami”
Azione teatrale fatta di
gesti, sguardi e emozioni vissuti e interpretati da persone, anime e culture
diverse, con la partecipazione attiva dei residenti e dei richiedenti asilo.
Coordinamento di Sara Elter e Alice Nicoli. Regia di Beppe Gromi che ha curato
e diretto il laboratorio teatrale nato grazie ai contributi raccolti dal TREFF.
Ingresso libero
Se volete, dite la Vostra
qui sotto!!!
Gba
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