lunedì 15 giugno 2015

La pillola di oggi

“Apartitici
non apolitici”

Con il calo progressivo ed inarrestabile del numero dei votanti, ieri a Venezia hanno votato il venti per cento di elettori in meno rispetto a due settimane fa, torna prepotentemente d’attualità il tema del titolo di questa pillola.

I ciarlatani che si sono succeduti e si succedono al governo politico e non solo di questo Paese, spesso incompetenti ed arroganti, hanno generato un malcostume ed una disonestà imperanti che hanno determinato il distacco, oramai abissale, tra la politica e la gente.

Il rischio è che la mancata rappresentanza partitica generi la volontà di essere apolitici. Rischio grave e drammatico. Se questo avverrà la democrazia sarà, in parte lo è già, un ricordo.

Per quanto mi riguarda la distinzione, tra partiti e politica in Italia, è netta. Gli ultimi politici da me ritenuti degni di questo nome per etica, competenza e serietà sono stati, insieme a pochi altri, Enrico Berlinguer e Aldo Moro, morti entrambi prematuramente di morte naturale e di morte violenta, morte quest’ultima che ha sancito il compimento e l’avvio di un processo politico che ha progressivamente fatto prevalere gli interessi di parte agli interessi della collettività.

La politica è morta nella Renault rossa che simboleggiava, con l’uomo privo di vita nel bagagliaio, il prevalere delle caste e delle fazioni sugli interessi della collettività che, allora, aveva un nome; “compromesso storico”. Sui contenuti di questa illuminante soluzione politica non mi dilungo perché se lo facessi genererei un flacone di “pillole” probabilmente annoiandoVi.

Se questo è il quadro, sintetico ma reale, credo che l’unico argine e possibile antidoto sia dare al nostro vivere, fatto di condivisione e onestà indirizzate al bene della collettività di cui facciamo parte, una connotazione visibile in ogni momento della nostra giornata.

Fare del proprio meglio facendo prevalere il buon senso, che non ha colore partitico ma ha una enorme valenza politica in quanto esempio per noi e  per gli altri, nel bene e nel male.

Questo è il senso di “Altra Cultura” e questo è il collante che sta facendo vivere, a chi ne fa parte, esperienze uniche ed unificanti anche quando generate attraverso percorsi  conflittuali, figli naturali delle sacrosante diverse opinioni che diventano crescita collettiva quando finalizzate ad un comune obiettivo.

Questo è, a nostro avviso, fare politica attraverso la cultura per cambiare cultura insieme, stando sempre e comunque al di sopra degli interessi individuali. Un anno fa ci credevamo in pochi, oggi siamo molti di più e ognuno di Voi potrà, se lo vorrà, aggregarsi… dicendo e facendo, coerentemente. Gba

Per cambiare occorre una

Altra Cultura

Cantiere di opinioni
e di azioni


valorizzare il territorio ed i suoi abitanti attraverso il confronto e la condivisione


per esprimere al meglio il meglio

“Un uomo chiamato a fare lo spazzino dovrebbe spazzare le strade così come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva, o Shakespeare scriveva poesie. Egli dovrebbe spazzare le strade così bene al punto che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero per dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.” Martin Luther King

Domenica 21 Giugno 2015
ore 21.00
al TREFF
Via San Carlo 1
Giaveno

“Legami”

Azione teatrale fatta di gesti, sguardi e emozioni vissuti e interpretati da persone, anime e culture diverse, con la partecipazione attiva dei residenti e dei richiedenti asilo. Coordinamento di Sara Elter e Alice Nicoli. Regia di Beppe Gromi che ha curato e diretto il laboratorio teatrale nato grazie ai contributi raccolti dal TREFF.

Ingresso libero

Se volete, dite la Vostra qui sotto!!!


Gba

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