giovedì 6 settembre 2012


Sempre più
ULTIMI!!!


Censimento ISTAT
industrie e servizi

Carissimi quella che stò per raccontarVi non è una barzelletta…ma una esperienza di vita vissuta in questo oramai ridicolo Paese.
Come Associazione Culturale abbiamo ricevuto il 3 Settembre 2012, in formato cartaceo, la documentazione relativa al Censimento dell’Industria e dei servizi 2011 definito con Legge n.122 del 30 Luglio 2010. Data della lettera di accompagnamento della documentazione 31 Dicembre 2011.
Nella lettera di accompagnamento leggo che è possibile compilare il modulo del censimento anche tramite internet e che il tutto va fatto entro 20 giorni dal ricevimento della documentazione.
Scelgo per ovvii motivi l’opzione Internet seguendo le istruzioni indicate nella medesima lettera.
Primo punto: collegarsi al sito http//censimentoindustriaeservizi.istat.it
Secondo punto: Cliccare su “Richiesta Attivazione” per avviare la procedura di attivazione dell’utenza
Inizia la tragedia visto che il sito indicato ha centinaia di pulsanti, dalla home page in poi, meno che quello indicato dal secondo punto delle istruzioni.
Dopo una navigazione lunga,dettagliata e inutile alla ricerca del fatidico tasto chiamo uno dei numeri indicati sempre nella famosa lettera di accompagnamento.
Risponde una gentilissima signora che alla mia domanda di chiarimento candidamente risponde, mortificata, “Il sito non è ancora pronto per l’attivazione dell’utenza, lo sarà, salvo imprevisti, Lunedì prossimo”.
Chiedo se la scadenza per la compilazione rimane invariata e la risposta della costernata gentil signora è “Si”.
Non credo serva commentare se non dicendo che
questo Paese non ce la potrà mai fare.
Rimarremo in eterno consolidati
all’ultimo posto
di tutte le classifiche  
fino a quando
buon senso
logica
competitività
professionalità
ed
ETICA
misureranno
il valore di un Paese
e dei suoi abitanti!!!

…se volete dite la Vostra qui sotto!!!

gba

1 commento:

  1. Non mi stupisce per nulla ciò che hai scritto, purtroppo molte volte i tentativi che facciamo come cittadini per adeguarci e partecipare, per essere presenti e trasparenti in modo dignitoso sono vanificati da esseri “mitologici” che poi tanto “logici”non sono.
    Personaggi che sembra abbiano studiato per complicare e rendere un’impresa titanica la compilazione di un modello via web; che hanno creduto di agevolarci organizzando il “cup” - centro unificato per prenotazioni mediche - dove dopo aver imparato la musichetta di stacco a memoria in più di mezz’ora di noiosissima attesa telefonica, ci si sente dire: “i terminali non funzionano deve richiamare tra un’ora”; che hanno creato i magici call center, dove immancabilmente si incontra la voce della Sabrina di turno che poveraccia, inchiodata alla sedia con un telefono in mano, tenta di inventarsi in una manciata di secondi qualcosa di intelligente.
    Lo so, non è elegante appoggiare soltanto le critiche senza tentare uno straccio di alternativa, ma non tocca a me “pensare”.
    Anzi … termino con qualcosa di estremo. Mi viene in mente una cosa successa a me durante il censimento ISTAT, che mi sembra un esempio di organizzazione e di professionalità alquanto destabilizzante.
    “L’Italia che verrà inizia a delinearsi …”, si leggeva dopo i primi risultati del 15° censimento ISTAT della popolazione e delle abitazioni.
    “… I primi risultati, il frutto di informazioni acquisite sottoposte a controlli. Essi ci aiutano già a comprendere il profilo della popolazione che dimora abitualmente in Italia…” (?)
    Bene … tenendo conto che i dati relativi ai cittadini chiamati a rispondere al censimento erano stati emessi dagli uffici anagrafici, io mi sono ritrovata a dover compilare il modello anche per chi da un po’ di tempo non era più parte di questo pianeta !!!
    Ma allora … di quella “popolazione che dimorava abitualmente in Italia” quanti occupavano un’ altra parte dell’universo ?!!!

    Margherita G.

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