Certe notti sono
più lunghe di altre…
più lunghe di altre…
La notte sarà sicuramente lunga e, comunque vada, il nuovo giorno avrà poco di
nuovo. Siamo ai titoli di coda di una rappresentazione drammatica che esplode
nel PD ma va ben oltre il partito democratico. E' la rappresentazione del
nostro Paese, lacerato da interessi di parte, da privilegi reali e presunti, da
favoritismi e malaffare che hanno generato una piramide di caste in perenne
conflitto e oramai ingovernabili. Siamo arrivati al punto che 101 dirigenti politici votano una cosa e ne fanno un'altra, nell'arco di poche ore. Ma in fondo, per la politica italiana, dire una cosa e fare il contrario...è la norma. Ma, ahimè, questa è la norma per buona parte di questo bizzarro Paese.
Coerenza, etica,
competenza, professionalità, lealtà, in una parola sola i Valori, che generano solitamente il buon senso, sono patrimonio
di una minoranza che da anni vaga, invano, alla ricerca di un approdo politico
credibile ed onesto.
Probabilmente
stiamo aspettando Godot visto che il Paese, nella sua stragrande maggioranza,
non si informa, non legge, non confronta, non riflette, non decide
autonomamente ma preferisce “fare il tifo”. Noi siamo, a prescindere,
favorevoli o contrari. Se si sbaglia a sinistra quelli non sono errori, se si
sbaglia a destra è colpa della magistratura, se si sbaglia al centro è colpa
della sinistra e della destra.
Funziona come i rigori. Ci sono quando non ce li
danno e non ci sono quando ce li danno contro. E’ semplice, basta farsi guidare,
nelle reazioni e nelle decisioni, dalla pancia e non dalla mente. La pancia,
che fa indifferentemente scegliere Bossi, Berlusconi o Grillo come se fossero
la stessa cosa. La stessa pancia fa dire
….costantemente…”tanto sono tutti uguali”, e così giustifichiamo qualsiasi
cosa.
Quello
di questi giorni è, mi auguro, l’epilogo di una cultura da dominati e non da
dominatori. I dominati fanno il meno possibile cercando di ottenere il più
possibile. I dominatori “stanno dentro” a quello che fanno e fanno SEMPRE del
proprio meglio.
Da
qui occorre partire, da ognuno di noi. Fare del
proprio meglio per rivendicare altrettanto dagli altri. Con serenità,
sapendo che sarò premiato se dimostrerò ONESTAMENTE il mio valore…in modo
costante. Sarò premiato se sarò un Netturbino migliore o un Presidente della Repubblica
migliore…sapendo che tutti, nell’essere ogni giorno migliori, riconosceranno pari
dignità al loro e all’altrui ruolo.
Questo
si chiama condividere, verbo noto e praticato da chi arriva da una storia fatta
anche di consapevolezza e ribellione, verbo non conosciuto da chi, da sempre,
ha accettato quello che veniva.
Il
mondo oggi si misura sulla competizione non del singolo ma della collettività.
Per essere competitivi occorre fare meglio degli altri e se la stragrande
maggioranza di un popolo fa quotidianamente del suo meglio…quel Paese sarà
competitivo. Solo quel Paese potrà avere una classe politica degna del popolo
che rappresenta.
Tutto
il resto oramai è noia.
gba
…ma la notte lunga
porta consigli migliori
il perché lo
sanno
gli amici di
“Polvere di Luna”
…se volete dite la Vostra qui sotto!!!
gba
E’ già mattina e la notte purtroppo non ha portato buoni consigli, la pioggia ha soltanto piacevolmente cullato, i dubbi, le perplessità e soprattutto l’incredulità su ciò che sta accadendo nel nostro paese.
RispondiEliminaLa scena politica ha ormai toccato il fondo. E’ davvero sconcertante e difficile seguire la trama di una pantomima che scambia continuamente i protagonisti e i servi di scena, che genera mistero, nella già poca o nulla trasparenza che arriva. Noi spettatori, sempre più increduli, non possiamo far altro che guardare con lo stomaco in rivolta.
La banale domanda che si pone è : se ieri il PD avesse votato Rodotà, avrebbe avuto un presidente di sinistra, l’approvazione del M5S, la possibilità, forse, di formare un governo
con questi ultimi e mettere a cuccia il PDL.
PERCHE’ CIO’ NON E’ ACCADUTO ?!!!!!
Il PD da solo non è stato in grado di scegliere il nome del presidente della repubblica … come mai ?? Questo è un forte segnale di crisi, di evidente spaccatura all’ interno del partito e forse di molto altro che nessuno purtroppo capirà mai veramente.
E’ scontato che qualcosa non torna, e come sempre l’obiettivo primario non è dare una risposta onesta al paese, ma è la competizione e la prova di forza.
Dunque basta.
Come ho già scritto, la sinistra non è più in grado di rappresentare la sua gente, il PD si è perso per strada …. e in qualche modo ci siamo persi anche noi, che abbiamo creduto e che stiamo ancora a guardare con rabbia e nostalgia.
Margherita Grolla