Democrazia dichiarata
o
Democrazia partecipata
o
Democrazia partecipata
Forse
è questa la domanda alla quale ognuno di noi, politici in testa, deve avere il
coraggio di rispondere andando oltre la cortina fumogena che media e politici
tutti stanno cercando di alzare intorno alla rielezione di Giorgio Napolitano.
Premesso
che il Presidente della Repubblica ha per l’ennesima volta dimostrato di quanta
saggezza ed equilibrio sia dotato e premesso anche che chi, Grillo, avrebbe
potuto dimostrare, nei fatti, di essere il leader del cambiamento richiesto si
è rivelato un semplice becero “domatore di rabbia”, occorre dire con franchezza
che la rielezione di Napolitano si sta rivelando in modo inequivocabile la
foglia di fico di un Paese irrimediabilmente
distrutto.
Il tentativo di distrarre il Paese dai processi di Berlusconi e dallo scandalo MPS, temi diventati merce di scambio tra PDL e PD, è evidente ma ben altre sono le origini di questa drammatica debacle politica e sociale.
Il tentativo di distrarre il Paese dai processi di Berlusconi e dallo scandalo MPS, temi diventati merce di scambio tra PDL e PD, è evidente ma ben altre sono le origini di questa drammatica debacle politica e sociale.
Le
macerie, figlie delle anomalie, sono evidenti e non vanno nascoste se dalle
stesse vogliamo rinascere verso un futuro degno di tale nome. La prima
“anomalia” è la classe politica, totalmente inadeguata, in grande maggioranza
collusa con un potere capace di pensare solo a se stesso e ai suoi privilegi e
non al Paese (lo scandalo ultimo sui rimborsi in Regione Piemonte è
illuminante), in gran parte disonesta. La seconda “anomalia” è che tra la
politica ed il Paese reale c’è la Fossa delle Marianne. La distanza è abissale
è il M5S ne è il misuratore tangibile ed inequivocabile. La terza anomalia,
figlia delle due precedenti, è che NESSUNO affronta con realismo, lealtà e
competenza quello che, a mio modesto avviso, è il problema che sta all’origine
di questo sfascio.
In
questo Paese chiunque si avvii ad una carriera politica di qualsivoglia
livello, dall’Assessore comunale al Funzionario di ente inutile…sino ad
arrivare ai vertici romani, inizia a prendere immediata dimestichezza con gli
enormi privilegi che la politica riserva ai suoi componenti. Privilegi che
vanno dalla ignoranza al rimborso… con una soluzione di continuità che non ha
paragoni in nessun altro Paese del pianeta.
Per
fare politica in Italia non occorre essere intelligenti, competenti, leali e,
tantomeno, onesti. Che qualcuno sia dotato di alcuni di questi elementi è
status per essere considerato eccezione e non norma.
Faccio
tre esempi: i 101 traditori del PD, Scilipoti e tanti altri come lui, la
Lombardi… sono la manifestazione tangibile che la lealtà, l’intelligenza e la
competenza sono un optional non indispensabile.
Dopodiché
risulta evidente a chiunque che se il viatico politico non implica percorsi
selettivi sulla base di criteri oggettivi in grado di misurare competenza,
onestà, professionalità, lealtà, ma dà a tutti enormi, duraturi ed indelebili
benefici economici…chi viene messo su un
qualsiasi trespolo, sedia o poltrona politica è portato a dedicare il suo tempo
ad interpretare la politica come attività per il bene personale e non per il
bene comune.
Questo
è il punto di partenza della tragedia italica e, oramai, nessun Presidente
della Repubblica preparato, saggio, equilibrato, onesto e leale può più
nascondere.
Mi
spiace ma la cortina fumogena in corso questa volta non funzionerà. Se,
nell’immediato, la politica italiana non si darà regole etiche chiare e non
eludibili il Paese si ribellerà davvero con risvolti non auspicabili ma
drammaticamente prevedibili.
Che
inizi, prima che sia troppo tardi, il lavacro della politica…la Chiesa ci sta
provando e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La reazione del Paese
alla rielezione di Napolitano, non solo quella di Piazza per certi aspetti
discutibile, chiede questa interpretazione della Democrazia Partecipata. Che
cessino le dichiarazioni sulla democrazia e che inizino le azioni. Il Paese è
pronto a dimostrare la sua maturità se la politica dimostrerà di aver capito da
dove deve partire il reale cambiamento…subito.
Voglio
ancora avere fiducia.
gba
…è tempo di
AGIRE!!!
…se volete dite la Vostra qui sotto!!!
gba
Nessun commento:
Posta un commento