Da molto tempo
sto in piedi in silenzio,
sto in piedi in silenzio,
con le mani in tasca,
lo sguardo rivolto all’orizzonte,
aspettando
di ascoltare
il silenzio degli
altri…
L’Uomo Albero
Alle
sei della sera il coreografo e ballerino Erdem Gunduz è arrivato in piazza
Taksim a Istanbul, si è fermato davanti al ritratto del padre della Turchia
laica Atatürk ed è rimasto lì. Immobile e muto come un albero. La sua scelta
silenziosa ha fatto un rumore pazzesco. Prima di mezzanotte intorno all’Uomo
Albero era cresciuta una foresta. Giovani, adulti, vecchi, bambini: tutti
immobili e muti, le braccia rilasciate lungo i fianchi ma lo sguardo alto,
persino fiero, a testimoniare una resistenza che rifuggiva la violenza, anche
quella verbale.
I
poliziotti del governo sembravano spiazzati. Li avevano addestrati a combattere
proteste fatte di urla e di pietre. Si ritrovavano in mezzo a una foresta di
corpi silenziosi. Ma come si disperde una foresta, se non dandole fuoco? Quale
reato commette chi si blocca in mezzo a una piazza, davanti a un ritratto, e
rimane lì, immobile e muto come un albero? Qualche albero è stato preso e
portato via con l’accusa di intralcio del traffico e adunata sediziosa.
Ma
altri ne spuntavano da ogni angolo, rispondendo al richiamo dell’emulazione che
attraversava la città. Arrivavano in piazza di corsa e lì sì bloccavano.
Immobili e muti. Quel silenzio diceva cose molto più grandi di quante ne possa
contenere qualsiasi parola. E rendeva improvvisamente vecchio il rito stanco e
sterile degli slogan ritmati, dell’indignazione a comando, della rabbia che
attira solo altra rabbia. Finché, intorno a mezzanotte, a Erdem Gunduz è
scappata la pipì. La natura vince sempre. La prossima notte tornerà in piazza,
con Erdem e i suoi amici, immobili e muti: un ottimo modo, forse l’unico, per
andare lontano e farsi sentire.
Massimo Gramellini
La
Stampa 19 Giugno 2013
…il silenzio di chi vuole giustizia, lavoro,
etica,
lealtà,
competenza,
amore, pace.
Il silenzio
più forte
di qualsiasi forza
più giusto
di qualsiasi legge
più sacro
di qualsivoglia
religione.
Il silenzio di chi
è stufo di sentire
parole inutili
spese per giustificare
ogni cosa
sempre e comunque.
So che fa più rumore
un albero che cade
che una foresta
che cresce…
ma io amo la foresta!!!
…se volete dite la Vostra qui sotto!!!
gba
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