La coerenza
incoerente…
incoerente…
La Patria è mobile
Quando
al G20 sulla Siria hanno fatto la conta delle nazioni schierate con Obama e di
quelle che concordavano con la posizione opposta sostenuta da Putin, un solo
Paese si è ritrovato inserito in entrambi gli elenchi. Inutile scriverne il
nome. Lo conoscete dai tempi della scuola, dai libri di storia dove leggevate
di questo popolo di mercanti e mediatori apparentemente astutissimi che non
aveva mai finito una guerra, un conflitto, un litigio per il parcheggio dalla
stessa parte in cui lo aveva iniziato.
La terza guerra di indipendenza, per
dirne una, fu un tripudio di equilibrismi e giravolte come non se ne vedono
neanche al Cirque du Soleil. Alla fine, pur perdendo tutte le battaglie,
riuscimmo nell’impresa di riportare a casa il Veneto.
L’imperatore
francese Napoleone III commentò sprezzante: «Ah, gli italiani, ancora una
sconfitta e mi avrebbero chiesto Parigi!» Dopo Caporetto e la «vittoria
mutilata» che ne seguì, saltò su un dittatore smanioso di trasformarci in
antichi romani. Ci trascinò in una catastrofe e non trasformò un bel nulla. La
mattina di settant’anni fa, il re che da poco lo aveva fatto arrestare
ricevette l’ambasciatore nazista per rassicurarlo sulla fedeltà all’alleanza
con la Germania: il giorno seguente sarebbe stato l’Otto Settembre.
Considerati
i precedenti, la partita doppia sulla Siria rappresenta una bazzecola. Siamo
d’accordo con Obama nel ritenere Assad un criminale di guerra e siamo d’accordo
con Putin nel non volerlo bombardare. È così complicato? A me sembra di una
chiarezza cristallina. Ma non faccio testo: sono un italiano.
Massimo Gramellini
La
Stampa 7 Settembre 2013
…è una delle cause
del nostro essere
inadeguati
al punto che non
riusciamo neanche
a renderci conto
che oramai siamo
solo ed esclusivamente
RIDICOLI!!!
se volete,dite la Vostra qui sotto!!!
gba
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