La
Farfalla
sbagliata
Come tanti innamorati del Toro, l’altra sera ho pianto davanti al televisore. Ma non
per la storia di Gigi Meroni. Per come l’avevano ridotta. La tv ha trasformato
la Farfalla Granata del libro di Dalla Chiesa nell’ennesimo santino senz’anima.
Del resto lo aveva appena fatto anche con Adriano Olivetti. Sarà pigrizia o
disprezzo per il pubblico, ritenuto sensibile solo alle brodaglie sentimentali,
ma in televisione il protagonista di ogni biografia diventa il personaggio di
un fotoromanzo. Invece che dentro la breve vita di Meroni sembrava di stare a
Centovetrine.
Nessuna
traccia del suo essere un artista imprestato al calcio, un tipo sghembo, una
curva in mezzo ai quadrati. Quando l’epica è rispettata, il telespettatore può
anche sopportare incongruenze e sciatterie che per un tifoso sono altrettante
pugnalate al cuore: per esempio che nell’ultima partita prima di morire
facciano segnare a Meroni un rigore che nella realtà non tirò mai. Ma in questa
fiction insulsa le invenzioni non emozionano e le emozioni reali non vengono
raccontate.
Chissà
se il regista Paolo Poeti, un cognome che almeno stavolta indica un vano
auspicio, sapeva che la domenica successiva, dopo il quarto gol di un derby
vinto 4 a
0 con le lacrime agli occhi e la bava alla bocca, il sostituto di Meroni alzò
il pallone al cielo mentre uno stadio intero gridava «Gigi, Gigi». In ogni caso
si è guardato bene dal mostrarcelo.
Nelle
note di regia, Poeti scrive di avere preferito porre l’accento sulla
«grammatica generativa ormonale». Posso solo immaginare cosa gli avrebbe
risposto Meroni.
Massimo Gramellini
La
Stampa 13 Novembre 2013
Caro
Gramellini, la tragedia è che nella vita “dello apparire senza essere” che ci
viene proposta quotidianamente, eventuali esempi di persone che incarnano o
incarnavano valori desueti non possono esistere.
Adriano
Olivetti, qui il regista si è contenuto, Gigi Meroni, qui il regista non c’era,
sono stati personaggi che potrebbero essere utilizzati per dare lezioni di
etica, serietà, competenza e in generale di VALORI all’intero Paese… ed invece
vengono violentati ed utilizzati come comparse allineate “all’immondizia” che
caratterizza i programmi del nulla e del tutti contro tutti che ci vengono
propinati ad ogni ora del giorno e della notte, forse la notte un po’ meno.
Si
falsificano le cose pur di mantenere basso il livello…diciamo dall’ombelico in
giù. Un esempio tra tanti: in questi giorni impazzano le trasmissioni, con fior
fior di ospiti ed esperti, dove si parla delle “squillo dei parioli”. A questo
popò di cast ingaggiato per sproloquiare sul tema io vorrei fare una sola
domanda “Quanti di loro, nel vivere quotidiano, si pongono l’obiettivo di dare
il buon esempio…ai figli, ai colleghi, agli amici, alla società di cui
dovrebbero fare parte?”. La domanda farebbe arrossire la quasi totalità dei
presenti… magari mentre il loro telefonino sta ricevendo un messaggio
dall’amante di turno.
Nel
frattempo, per non farci mancare nulla, al Senato, poche ore fa, un emendamento
che limitava a 5.000,00 Euro al mese i rimborsi complessivi per ogni deputato o
senatore, presentato dal Movimento 5 Stelle, stato respinto a grande
maggioranza.
Qui siamo e non
altrove. E gli italiani continuano ad essere tali…ognuno nel suo gregge.
ITALIA…
ma mi faccia
il piacere!!!
Altro diventa
difficile dire.
se volete,dite la Vostra qui sotto!!!
gba
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