martedì 24 giugno 2014

Un
Paese
IMMOBILE

Ebbene si, passa il tempo, cambiano i governi, accade di tutto ma l’Italia continua a manifestare imperterrita tutti i segni del suo eterno immobilismo.

Un Ministro degli Interni che con un tweet annuncia alla nazione notizie non confermate da sentenze definitive, una riforma del Senato che, nell’idea di democrazia oggi imperante, fa diventare Senatori persone, scelte dai partiti politici e non dagli elettori, per fare tutt’altro…riproponendo l’immunità parlamentare che, senza entrare nei dettagli, sarebbe cosa comprensibile in un Paese di politici onesti ma diventa un affronto all’intelligenza di qualsivoglia essere umano e non in un’Italia patria della politica come eterno mestiere, molto redditizio, sia per i pochi onesti, dati i privilegi, che per le moltitudini di disonesti.

Non a caso quindi un inquisito qualsiasi si sente in dovere di blaterare in conferenza stampa senza rendersi conto che nella sua posizione l’unico luogo per difendersi, in un Paese normale, dovrebbe chiamarsi Tribunale.
A seguire a Pompei l’esercito di inutili custodi si ferma per una assemblea lasciando i turisti, oramai ridotti a poche unità vista la nostra capacità di promuovere turismo, cultura ed accoglienza, davanti ai cancelli.

Nella pubblica amministrazione, fucina di clientele che sono il carburante degli inutili ed incompetenti politici, continuano ad imperare i nulla facenti difesi da una inutile struttura che si chiama sindacato che si occupa non di competitività insieme agli imprenditori come avviene nel resto del mondo, ma di sedie da scaldare.

In Fiat i cassintegrati possono rifiutare il passaggio in Maserati, così continuano a fare lavori in nero per arrotondare il contributo mensile che spetta loro e, nel frattempo, il sindacato invece di educarli a fare il proprio dovere si divide tra chi firma inutili accordi e chi si lamenta perché non viene riconosciuto dalla controparte.

Potrei continuare all’infinito citando anche le poche fantastiche eccezioni che altrove sono norma ma qui diventano mosche bianche…

Il paradosso vuole che un Paese Immobile stasera si affidi ad Immobile. Ma neanche questo è un paradosso visto che nessuno chiede al Silvio nazionale cosa è mai successo per far si che, dopo anni passati a proteggere il peggio del peggio facendosi artefice della cultura oramai, ahimè, dominante dell'illegalità, è improvvisamente diventato contrario all’immunità parlamentare.

Mi fermo sperando che Ciro, con qualche gol dei suoi, stasera svegli il Paese e Fonzie facendo si che da domattina alle parole si sostituiscano i fatti…uniti non dagli interessi di parte e dal "chi me lo fa fare" ma da un molto più dignitoso “Da oggi faccio del mio meglio onestamente”

…FORZA
ITALIA!!!

Se volete, dite la Vostra qui sotto!!!
gba


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