Il Paese
che non
sussiste!!!
che non
sussiste!!!
Sei turista?
Paghi il doppio
Paghi il doppio
(e non solo)
Da Venezia alle altre città d’arte
tariffe ridotte per i residenti.
tariffe ridotte per i residenti.
Ma per l’Ue è tutto
illegale
Un prezzo per chi è del posto. E un altro,
gonfiato, per chi arriva da lontano. Il metodo è quello, classico, della
truffarella al turista. Roba da trafficoni e negozianti poco onesti. Ma non
solo. Il guaio è che talvolta la discriminazione tra turisti e residenti è
istituzionalizzata. E tocca trasporti e luoghi d’arte.
Succede nella città simbolo del turismo:
Venezia. Tra calli e ponti, i turisti devono subire una continua beffa rispetto
ai locali. S’inizia con i vaporetti: un biglietto turistico costa 7 euro per
un’ora, quello per residenti 1,30 euro per 75 minuti. Poi ci sono gli esosi
abbonamenti a fascia oraria: 18 euro per 12 ore, 20 per una giornata, 50 per
una settimana. E pensare che, per chi abita o lavora a Venezia, il mensile ne
costa 31, di euro.
La disparità prosegue per il wi-fi (5 euro
al giorno contro 0), per le toilette (tre euro contro 0,25) e per arte e
cultura. Il «pass» che dà accesso agli 11 musei civici e alle 15 chiese del
circuito costa 39 euro e 90 per un turista e niente per chi è del posto. Ma su
questo Venezia è meno sola che in altri campi. Anche a Siena i residenti
possono ammirare gratis gli affreschi di Palazzo Pubblico, che ai turisti
costano 8 euro. I musei civici di Roma sono ad accesso gratuito solo per under
18 e over 65 residenti nella capitale. Gli altri devono pagare.
Il dettaglio, non da poco, è che la pratica
va contro i trattati europei, che vietano di variare i prezzi in base alla
nazionalità del cliente o del visitatore. Sul punto l’Italia è stata già
condannata, nel 2003, dalla Corte di Giustizia. Ecco perché invece in tutti i
musei e siti archeologici statali - quelli diventati gratuiti la prima domenica
di ogni mese - le regole sono chiare: nessuna distinzione tra turisti e non. Un
francese o cinese che abbia meno di 18 anni può entrare gratis a Colosseo e
Uffizi. I giovani europei tra i 18 e i 25 hanno diritto all’ingresso ridotto.
Per gli altri prezzo pieno. Lo stesso avviene ora anche in Sicilia, dove da
metà aprile - proprio per le norme europee - sono spariti i biglietti agevolati
a un euro per l’ingresso dei residenti a musei, parchi ed aree archeologiche
della regione.
Più che di regole, la questione è però
economica e di opportunità. Lo dice Claudio Albonetti, presidente di
Assoturismo: «I turisti sono cittadini provvisori, che vanno trattati come
quelli normali. Persone che creano ricchezza e vanno agevolate. Ma il fondo
l’abbiamo già toccato con la tassa di soggiorno: una gabella medievale,
applicata da luogo a luogo e incassata dai Comuni senza far tornare un euro al
turismo».
Stefano Rizzato
La
Stampa 19 Luglio 2014
Ebbene si credo proprio che
parafrasando la sentenza su Berlusconi si colga appieno cosa è oramai questo
bizzarro paese.
Il festival continuo ed
umiliante dell’inconsapevolezza. Gli italiani non si rendono conto e quindi
tutto è ammesso, consentito…al peggio….sopportato.
Un Paese che potrebbe vivere
alla grande di Turismo, Arte,
Cultura, Enogastronomia
riesce ad avere nei confronti dei Turisti, fonte primaria di ricchezza, l’atteggiamento
opposto a quello che il semplice buon senso consiglierebbe. Il paese TACE non riuscendo neanche a dare voce coerente e propositiva
alla sua ricchezza che l’acronimo dovrebbe rendere evidente a chiunque.
Invece di rapportarci con il
Turista con un atteggiamento di disponibilità, correttezza, serietà puntando a
far si che venga indotto a tornare e a mandarci amici e conoscenti…noi, salvo rarissime
eccezioni, puntiamo a portargli via più soldi possibile…disonestamente.
Come uccidere il Turismo
nella culla. Hai voglia di incentivare la cultura…quando l’unica cultura
dominante è la bieca ignoranza di chi da sempre pensa solo a salvare se stesso
e a tacere.
Bisognerebbe mandare a scuola
di civiltà, etica e rispetto la maggioranza degli italiani per far si che i
fatti sussistano e vengano correttamente affrontati.
Invece no i provvedimenti
sono ben altri da sempre ed oggi più che mai visto il disastro che ci circonda.
Provvedimenti che non portano risultati, che non cambiano di una virgola gli
atteggiamenti dominanti, che non scalfiscano il malaffare e l’evasione fiscale,
che ci fanno sapere…quasi sempre che…
…il fatto
non
sussiste!!!
gba
Se volete, dite la Vostra qui sotto!!!
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