Le poche
parole utili
e le tante
inutili
parole utili
e le tante
inutili
Viviamo oramai in una società che, salvo eccezioni, dice sempre di più e fa sempre meno, peggio di prima ed in
contraddizione con quanto detto.
Papa Francesco è una delle eccezioni, ve lo
dice un agnostico dubitativo, visto che sinora ha usato sempre poche, semplici ma inequivocabili
parole capaci di scuotere le coscienze, nel bene e nel male, provocando delle
reazioni, positive e negative.
Dopo oltre un centinaio di anni ha scomunicato la
mafia provocando la defezione di qualche mafioso alla messa domenicale e la
reazione del maresciallo dei carabinieri alla penosa sosta della statua della
madonna davanti alla casa del boss locale. Sulla pedofilia ha detto parole
feroci facendole seguire da fatti coerenti ed inequivocabili.
Nel dibattito che ne è seguito molte,
troppe inutili parole di personaggi insignificanti, votati al nulla, che
pensano di esistere perché dicono. Ma ben venga anche il nulla quando si
dichiara.
Altri invece dicono molto, ma davvero molto, senza
verificare neanche la coerenza tra quello che dicono e quello che fanno loro o
i figuranti scelti…anzi nominati dal reggente di turno.
Non solo non si verifica la coerenza tra il
dire ed il fare ma neanche si analizzano i risultati ottenuti con quanto fatto.
E così accade che il rilancio dei consumi
continua a non esserci, la disoccupazione aumenta, il disagio crescente è
percepito finanche dai ciechi e dai sordomuti ma non dal reggente di turno che
continua a dire mentre i figuranti passano intere giornate a confermare ed
annullare un incontro su di un tema che è si importante ma, ahimè, non
prioritario con buona pace di Napolitano.
Questo accade perché il reggente di turno
ha un solo compito prioritario, garantito a coloro che lo hanno nominato, quello
di sancire la fine della “democrazia elettiva” e di costituzionalizzare la
democrazia nominata che il precedente reggente ha provveduto a diffondere fino
alla soglia della costituzione.
La “democrazia nominata” è la chiave di
volta per far si che il potere economico, utilizzando i nominati di turno,
decida il bello ed il cattivo tempo, e questa non è una metafora, in barba allo
status vivendi ed alle sacrosante esigenze della stragrande maggioranza delle
popolazioni italiche e non.
L’Italia in questo disegno sta diventando “palestra”
per il semplice motivo che gli italiani sono talmente inadeguati “culturalmente”
al punto di non riuscire a capire che continuando a vivere, salvo eccezioni
anche qui, pensando solo ed esclusivamente ai propri specifici interessi…si
distrugge la società.
Se gli italiani fossero consapevoli di far
parte di una collettività il reggente di turno ed i figuranti sarebbero eletti
e non nominati…ed una volta arrivati a gestire il potere, politico ed
economico, direbbero e farebbero, in coerenza, cose atte al bene della
collettività.
Due esempi banali; una legge severissima e rigorosamente
applicata per impedire la metastasi, oramai inarrestabile in Italia, delle
tangenti, contestualmente una legge che, come in quasi tutta Europa e negli USA
da sempre, metta il cittadino in condizione di pagare le imposte sul suo
reddito depurato delle spese sostenute, tutte le spese ovviamente documentate
da regolare fattura.
Invece il reggente nominato ed i suoi
figuranti si inventano il POS obbligatorio, che però si può non avere cosi come
le tasse si possono anche non pagare (Silvio docet), ed il rilancio della
economia italiana con ottanta euro…dati solo a quelli che avrebbero potuto
eleggerlo…visto che, i risultati delle Europee lo hanno dimostrato, sono quelli
che si fanno incantare dal suo dire…avendo poco ma avendo. Chi ha fame come è
noto…non va a votare.
Quando ieri ho sentito Speranza per il PD e
non so chi per il Movimento cinque stelle spiegare perché non si era fatto l’incontro
sulla riforma elettorale, alias democrazia nominata, ho riso di gusto ed ho
pensato…ma domattina questi due cosa diranno. State sereni…stamane non loro ma
altri figuranti hanno detto che l’incontro si farà la prossima settimana.
Se almeno Fonzie prevedesse, nel trip di
riforme che lo possiede, una norma per chiedere l’annullamento della
cittadinanza italiana potrei iniziare a mettermi in coda.
Se volete, dite la Vostra qui sotto!!!
gba
Nessun commento:
Posta un commento