martedì 8 luglio 2014

Le poche
parole utili
e le tante
inutili


Viviamo oramai in una società che, salvo eccezioni, dice sempre di più e fa sempre meno, peggio di prima ed in contraddizione con quanto detto.

Papa Francesco è una delle eccezioni, ve lo dice un agnostico dubitativo, visto che sinora ha usato sempre poche, semplici ma inequivocabili parole capaci di scuotere le coscienze, nel bene e nel male, provocando delle reazioni, positive e negative.

Dopo oltre un centinaio di anni ha scomunicato la mafia provocando la defezione di qualche mafioso alla messa domenicale e la reazione del maresciallo dei carabinieri alla penosa sosta della statua della madonna davanti alla casa del boss locale. Sulla pedofilia ha detto parole feroci facendole seguire da fatti coerenti ed inequivocabili.

Nel dibattito che ne è seguito molte, troppe inutili parole di personaggi insignificanti, votati al nulla, che pensano di esistere perché dicono. Ma ben venga anche il nulla quando si dichiara.

Altri invece dicono molto, ma davvero molto, senza verificare neanche la coerenza tra quello che dicono e quello che fanno loro o i figuranti scelti…anzi nominati dal reggente di turno.

Non solo non si verifica la coerenza tra il dire ed il fare ma neanche si analizzano i risultati ottenuti con quanto fatto.  

E così accade che il rilancio dei consumi continua a non esserci, la disoccupazione aumenta, il disagio crescente è percepito finanche dai ciechi e dai sordomuti ma non dal reggente di turno che continua a dire mentre i figuranti passano intere giornate a confermare ed annullare un incontro su di un tema che è si importante ma, ahimè, non prioritario con buona pace di Napolitano.

Questo accade perché il reggente di turno ha un solo compito prioritario, garantito a coloro che lo hanno nominato, quello di sancire la fine della “democrazia elettiva” e di costituzionalizzare la democrazia nominata che il precedente reggente ha provveduto a diffondere fino alla soglia della costituzione.

La “democrazia nominata” è la chiave di volta per far si che il potere economico, utilizzando i nominati di turno, decida il bello ed il cattivo tempo, e questa non è una metafora, in barba allo status vivendi ed alle sacrosante esigenze della stragrande maggioranza delle popolazioni italiche e non.

L’Italia in questo disegno sta diventando “palestra” per il semplice motivo che gli italiani sono talmente inadeguati “culturalmente” al punto di non riuscire a capire che continuando a vivere, salvo eccezioni anche qui, pensando solo ed esclusivamente ai propri specifici interessi…si distrugge la società.

Se gli italiani fossero consapevoli di far parte di una collettività il reggente di turno ed i figuranti sarebbero eletti e non nominati…ed una volta arrivati a gestire il potere, politico ed economico, direbbero e farebbero, in coerenza, cose atte al bene della collettività.

Due esempi banali; una legge severissima e rigorosamente applicata per impedire la metastasi, oramai inarrestabile in Italia, delle tangenti, contestualmente una legge che, come in quasi tutta Europa e negli USA da sempre, metta il cittadino in condizione di pagare le imposte sul suo reddito depurato delle spese sostenute, tutte le spese ovviamente documentate da regolare fattura.

Invece il reggente nominato ed i suoi figuranti si inventano il POS obbligatorio, che però si può non avere cosi come le tasse si possono anche non pagare (Silvio docet), ed il rilancio della economia italiana con ottanta euro…dati solo a quelli che avrebbero potuto eleggerlo…visto che, i risultati delle Europee lo hanno dimostrato, sono quelli che si fanno incantare dal suo dire…avendo poco ma avendo. Chi ha fame come è noto…non va a votare.

Quando ieri ho sentito Speranza per il PD e non so chi per il Movimento cinque stelle spiegare perché non si era fatto l’incontro sulla riforma elettorale, alias democrazia nominata, ho riso di gusto ed ho pensato…ma domattina questi due cosa diranno. State sereni…stamane non loro ma altri figuranti hanno detto che l’incontro si farà la prossima settimana.

Se almeno Fonzie prevedesse, nel trip di riforme che lo possiede, una norma per chiedere l’annullamento della cittadinanza italiana potrei iniziare a mettermi in coda.

  

Se volete, dite la Vostra qui sotto!!!
gba


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