Quelli
che amano
fare e non
dire!!!
dire!!!
Ragazzo fortunato
Era proprio bello essere Faletti. La sua apparizione sul pianeta Terra si è rivelata talmente intensa da
farci quasi dimenticare quanto sia stata breve. Sapeva cantare, scrivere,
comporre, dipingere, recitare. Sapeva persino cucinare: meglio di un concorrente
di Masterchef, altroché. Sapeva farci ridere e farci piangere, duplice impresa
riservata alle anime elette.
La vita gli aveva dato tutto,
tranne una salute di ferro e il plauso delle facce di bronzo:
quell’aristocrazia culturale che per principio disprezza chiunque osi farsi
capire dalle persone comuni. Giorgio non si dava mai arie e in certi ambienti
di questo strano Paese il talento viene riconosciuto solo a patto che si associ
alla spocchia. O alla bara. Adesso, c’è da scommetterci, le sue macchiette di
«Drive In» assurgeranno a classici e un produttore si deciderà finalmente a
girare il film di «Io uccido», il miglior thriller italiano degli ultimi
vent’anni.
Sì, era proprio bello essere
Faletti. Oltre alle miniere di creatività per cui siamo qui a ricordarlo, la
vita gli aveva concesso il gioiello più prezioso. Una moglie formidabile, che è
stata al suo fianco fino all’ultimo minuto dell’ultimo giorno e lo accudirà
nella memoria per sempre. Prima di chiudere gli occhi e partire per la sua
trionfale tournée in un mondo meno «cano» di questo, Giorgio le ha preso una
mano e se l’è appoggiata sul cuore. Chi di noi non si augurerebbe una simile
uscita di scena?
Massimo Gramellini
La
Stampa 5 Luglio 2014
Grazie
Giorgio
Giorgio
Con la speranza che presto quelle che come Te, ahimè, sono rare eccezioni possano prendere il posto di quelli che amano dire e che sono oggi grande maggioranza.
Chissà se tra le Tue tante magie riuscirai
ad illuminare, da lassù, la mente di chi si sente Telemaco senza sapere chi
sono i Proci.
Sono davvero stanco di parole inutili, vorrei
vedere emergere la passione di chi fa, di chi condivide, di chi si sente parte di
un insieme…di chi vorrebbe, parafrasando una Tua frase geniale, arrivare a
morire al culmine di una vita, vissuta e non immaginata, facendo del proprio
meglio. Gba
Se volete, dite la Vostra qui sotto!!!
gba
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