Le
priorità
ignorate
ignorate
Ci saremmo aspettati entro la prima metà di Marzo, di valutare i provvedimenti legislativi
necessari per contrastare il dilagare della Corruzione, Società Anonima,
qualifica più adeguata della precedente “Società per Azioni”. I ritardi sono
dovuti all’interminabile “tiro alla fune” tra chi cerca di prevenire, punire,
contenere, rafforzare i controlli, e quelli che invece minimizzano i timori
(“esagerati”), negano, postergano, diluiscono, depotenziano con esercizi
ostruzionistici, dilatori o imperiosi.
La Lotta alla
Corruzione procede tra i due fronti, “Garantisti” e “Giustizialisti”, che ci
riportano ai tempi dei Guelfi e Ghibellini o della “Araba Fenice”: “tutti sanno
che c’è, dov’è, ma nessun lo dice”. Nel frattempo proseguono imputazioni
“eccellenti” di personaggi in posizioni pubbliche apicali che apparivano come i
Paladini della Legalità minacciata. Ed ora quanti altri come loro? Con grande
tempismo la Commissione Antimafia ha da poco promosso un’analisi
sull’Antimafia, alla luce dei recenti depotenziamenti riportati da Roberti, di
cui ora si occupa anche il CSM.
La L. 190,
introdotta con un pesante ritardo, solo due anni fa, introduce innovazioni
rilevanti, con responsabilità allocate al Dipartimento della Funzione Pubblica
che riporta al Comitato Interministeriale ad hoc, per definire gli indirizzi
alla Lotta alla Corruzione. Al Parlamento spetta la verifica annuale sulla
Lotta alla Corruzione e conoscere il piano di prevenzione per il triennio
successivo, ma ancora non risulterebbero programmate audizioni, dichiarazioni
governative, o valutazioni dell’ANAC che ha regolarmente provveduto ad
inoltrare le richieste ai Responsabili.
Io stesso,
settimane fa, ho interpellato l’ANAC, sul suo sito web aperto a tutti i
cittadini, per richiedere lumi, ma sono ancora in attesa di risposta. Mi auguro
che il Dipartimento competente possa esercitare azioni di sostegno all’egregio
Responsabile R. Cantone, anche con eventuali richiami ufficiali ai singoli
amministratori inadempienti ai sensi della L.190. Qualora emergessero ritardi o
carenze informative su questa “priorità assoluta”, non dovrebbero passare in
sottordine.
Le pubbliche
dichiarazioni del Presidente della Repubblica, sin dal suo insediamento, e del
Presidente della Corte dei Conti pochi giorni dopo, lasciavano presagire
accelerazioni e concordia nei provvedimenti chiave, non ancora avvenuti.
Ricordiamo alcuni passaggi chiave del messaggio presidenziale:
1) La lotta alla Mafia e quella alla Corruzione sono priorità
assolute
2) La Corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile
3) Divora risorse che potrebbero essere destinate ai cittadini
4) Impedisce la corretta applicazione delle regole del mercato
5) Favorisce le consorterie e penalizza gli onesti ed i capaci
6) I corrotti sono “Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini”
2) La Corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile
3) Divora risorse che potrebbero essere destinate ai cittadini
4) Impedisce la corretta applicazione delle regole del mercato
5) Favorisce le consorterie e penalizza gli onesti ed i capaci
6) I corrotti sono “Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini”
Una sintesi
così autorevole del Primo Editoriale di sei mesi fa era francamente
inimmaginabile. E’ da citare anche un altro passaggio importante:“Garantire la
Costituzione significa affermare e diffondere un forte senso di Legalità.
Allarmante è
la diffusione delle mafie, anche in aree geografiche storicamente immuni. Un
cancro pervasivo, che distrugge speranze, impone gioghi e sopraffazioni,
calpesta i diritti”.
Se la
Corruzione cresce non dobbiamo stupirci della evasione fiscale record, dato che
questi proventi non finiscono mai – per definizione – sulla denuncia dei
redditi. Evasione e corruzione sono così due facce della stessa medaglia.
“David Ricardo
sosteneva che le tasse devono essere certe e non arbitrarie con scadenze e
modalità di pagamento chiare per tutti. Da noi succede l’esatto contrario con
decretazioni d’urgenza, il susseguirsi di norme che modificano le precedenti, i
termini strettissimi, la pessima sintassi, ed il riferimento a norme precedenti
identificate con numeri e date, le selve di circolari che cambiano
interpretazioni ed amministrazioni di riferimento, tassando anche ciò che
precedentemente era escluso. Una Giungla, dove per uscirne, si cerca
protezione…” Così ci spiega A. Statera, Editorialista de La Repubblica)
Ancor più
esplicito risulta F. Giavazzi (Editorialista del Corriere della sera) nel Libro
“Corruzione a Norma di Legge” scritto insieme a G. Barbieri: “Ci sono due tipi
di Corruzione: Quella per infrazione delle regole e quella per corruzione delle
regole stesse. Della prima se ne occupano i Procuratori della Repubblica ed i
Giudici”, anche se con le armi spuntate, mentre per il secondo tipo di
Corruzione la Magistratura è completamente disarmata “perché nessuna legge
viene violata: sono le stesse leggi ad essere corrotte” (vds. Leggi ad Personam
& ad Castam).
Occorre
riflettere molto a fondo su questo punto anche perché ripropone il vecchio
quesito: la PA è capace di evitare il saccheggio dei soldi pubblici o meglio de
“i soldi dei contribuenti” affidati? Oggi appare semi-impotente e delega di
fatto la rilevazione e la punizione prevalentemente alla Magistratura che opera
con i limiti di cui sopra e quindi si spiega anche come sia facile favorire la
Corruzione SA, che con i suoi soldi sporchi, può corrompere tutto e tutti.
E si spiega
anche la difficoltà a sradicarla. Ciò pone un duplice problema di recupero:
Legalità e Legittimazione, per la riluttanza delle nostre Istituzioni a
ratificare ed attuare le Convenzioni EU, OCSE, ONU Anti Corruzione: L. 190 dopo
ripetute richieste EU, Merida dopo 6 anni (L.116/2009) e Penale dopo 13 anni
(L. 110/2012).
Ora non rimane
che vigilare sull’iter legislativo delle prossime settimane. Nella Prima
Repubblica il paradigma era “Fatta la Legge trovato l’inganno”, nella Seconda
muta in “Fatto l’inganno trovata la Legge”. Opportuno un riposizionamento su
“Dura Lex, sed Lex” confidando sulla nuova Presidenza che già mostra di saper
ben difendere la Legalità.
Marcello Mancini
Eticasempre
Eticasempre
Viene spontaneo pensare che
l’articolo sopra riportato sia caduto nel nulla, politico e mediatico, semplicemente
perché viviamo in un paese gestito, da coloro che dovrebbero definirne gli
indirizzi politici e sociali, sui principi della “eticamai”.
L’assoluzione di Berlusconi,
la riforma del Senato, il Jobs Act, la riforma della scuola non solo non sono,
di fronte ai temi posti nell’articolo sopra riportato, delle priorità ma
esprimono, nel poco o nel tanto che ci è noto di tali provvedimenti, un
drammatico e costante filo conduttore: “Il potere si esprime prescindendo dai
valori etici che dovrebbero caratterizzarlo”.
Non torno su Berlusconi perché
credo che parlare di questo uomo e delle sue “peculiarità” sia una offesa alla
intelligenza.
Faccio una sola riflessione
sulla riforma della scuola dove risulta evidente che il concetto di pubblico,
quindi di sociale, venga pressoché azzerato
a favore dei parametri che caratterizzano il privato.
Il preside decide, il valzer
delle raccomandazioni gioisce e plaude, ed il fantomatico premio alla
competenza, si ipotizza per un docente ogni venti, plausibile in un contesto
gestito in modo eticamente corretto, sarà, nei fatti, il benefit per i ruffiani.
Questo nella stragrande maggioranza dei casi visto che il provvedimento “Favorisce le consorterie e penalizza gli
onesti ed i capaci”.
Se provate ad applicare
questo paradigma virgolettato a TUTTI i provvedimenti del Governo ed alla
cultura dominante nel Paese, ci troverete una umiliante continuità e capirete perché
siamo al fondo di tutte le classifiche del pianeta fatte, nella stragrande
maggioranza, sulla base di principi etici, morali, sociali e professionali
incontestabili ed universali, evidentemente non per gli italiani. Gba
Per
cambiare occorre una
Altra Cultura
Cantiere di opinioni
e di azioni
valorizzare il territorio ed i suoi
abitanti attraverso il confronto e la condivisione
per esprimere
al meglio il meglio
Ci troviamo al
TREFF
via San Carlo 1 Giaveno(TO)
Lunedì 13 Aprile 2015 ore 20.30
Faremo il punto sul progetto
“Legami”
Territorio Arti Culture
Gli incontri sono aperti a
tutti
e se vorrai portare un libro da
scambiare
aiuterai la cultura a viaggiare
Se volete, dite la Vostra
qui sotto!!!
gba
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