La pillola di oggi
Pasolini
perdonaci
perdonaci
Il peggio avanza con la forza di uno tsunami. Non volercene ma sono inutilmente passati quaranta anni dalle Tua
morte violenta e ancora oggi impunita, visti i notevoli dubbi su quanto ci hanno
voluto far credere.
Oltre a questo avrai visto
che neanche la Tua indubbia lezione di cultura volta sempre e comunque alla civile
tolleranza sia diventata un esempio almeno per chi dice di “stimarTi” e si è
prodigato in mille forme di contemplazione di una Tua memoria a loro sicuramente
ignota.
Chi ha espresso qualche
dubbio sulle Tue capacità da regista, Gabriele Muccino, è stato costretto a
cancellare il suo profilo facebook perché inondato di improperi.
Facebook, molto spesso
palestra dell’imbecillità e dell’intolleranza, celebra a modo suo l’insipienza
di una società dove dominano l’individualismo e l’intolleranza…nel ricordare un
UOMO di indubbia cultura che aveva fatto del confronto civile e della
condivisione una delle Sue ragioni di vita.
Perdonaci Pier Paolo…toccheremo
il fondo molto presto e poi i sopravvissuti proveranno, forse, a celebrarTi come
meriti. Gba
Per
cambiare occorre una
Altra Cultura
Cantiere di opinioni
e di azioni
valorizzare il territorio ed i suoi
abitanti attraverso il confronto e la condivisione
per esprimere al meglio il meglio
“Un uomo chiamato a fare lo spazzino
dovrebbe spazzare le strade così come Michelangelo dipingeva, o Beethoven
componeva, o Shakespeare scriveva poesie. Egli dovrebbe spazzare le strade così
bene al punto che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero per
dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.”
Martin Luther King
Lunedi 16 Novembre 2015
ore 21.00
al TREFF
Via San Carlo 1
Giaveno
Cantiere
di opinioni e di azioni
Siete tutti invitati o, se preferite, dite la Vostra
qui sotto!!!
Gba
Sono passati quarant’anni e parliamo ancora di Lui come se la morte fosse diventata un valore aggiunto. Pier Paolo Pasolini nel tempo… sempre più compreso, sempre più assolto.
RispondiEliminaGli dobbiamo innanzitutto delle scuse, per non aver capito fino in fondo che nel suo tempo andava verso un pensiero di grande apertura e libertà, proponendosi tra i più affascinanti intellettuali del Novecento.
Gli dobbiamo delle scuse, per non averlo sostenuto quando il mondo bocciava i contenuti della sua creatività e della sua poetica setacciandola attraverso la sua vita privata.
Gli dobbiamo delle scuse, per non averlo difeso abbastanza quando questa società borghese e moralista lo schiacciava e disprezzava per la sua diversità, quella diversità, che per altro lui stesso ha protetto fino a giocarsela con la vita .
Gli dobbiamo anche delle scuse, per le polemiche di Muccino, di cui ho solo sentito parlare, ma che mi permetto comunque di commentare. Come regista di “L’ultimo bacio”, “Ricordati di me” Baciami ancora” ecc. ecc. credo abbia alimentato la profondità della leggerezza, infilando nel grande calderone commediole, magari discrete, che non hanno dato alcun contributo al cinema italiano, se non quello di andare verso l’assenza di contenuti.
Pier Paolo Pasolini, un intellettuale che ha sconfinato dalla poesia alla filosofia, dalla scrittura al cinema, con l’esperienza cinematografica ha rivisitato il neorealismo, cercando di parlare di quotidianità, di religiosità, di crisi sociale e culturale del nostro paese, comunicando attraverso il “cinema poesia” anche la sua disperata posizione anti-borghese.
“Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro. [...] Sono scandaloso. Lo sono nella misura in cui tendo una corda, anzi un cordone ombelicale, tra il sacro e il profano”.
Gli devo delle scuse anch’io, che nel mio tempo non avevo compreso completamente la grandezza del suo pensiero, restando a guardare il suo impegno con un approccio vago e forse troppo impreciso.
… tutto ciò che potrei citare o ancora aggiungere sarebbe sempre comunque banale…
Margherita Grolla