giovedì 5 novembre 2015

La pillola di oggi

Pasolini
perdonaci

Il peggio avanza con la forza di uno tsunami. Non volercene ma sono inutilmente passati quaranta anni dalle Tua morte violenta e ancora oggi impunita, visti i notevoli dubbi su quanto ci hanno voluto far credere.

Oltre a questo avrai visto che neanche la Tua indubbia lezione di cultura volta sempre e comunque alla civile tolleranza sia diventata un esempio almeno per chi dice di “stimarTi” e si è prodigato in mille forme di contemplazione di una Tua memoria a loro sicuramente ignota.

Chi ha espresso qualche dubbio sulle Tue capacità da regista, Gabriele Muccino, è stato costretto a cancellare il suo profilo facebook perché inondato di improperi.

Facebook, molto spesso palestra dell’imbecillità e dell’intolleranza, celebra a modo suo l’insipienza di una società dove dominano l’individualismo e l’intolleranza…nel ricordare un UOMO di indubbia cultura che aveva fatto del confronto civile e della condivisione una delle Sue ragioni di vita.

Perdonaci Pier Paolo…toccheremo il fondo molto presto e poi i sopravvissuti proveranno, forse, a celebrarTi come meriti. Gba

Per cambiare occorre una

Altra Cultura

Cantiere di opinioni
e di azioni


valorizzare il territorio ed i suoi abitanti attraverso il confronto e la condivisione


per esprimere al meglio il meglio

“Un uomo chiamato a fare lo spazzino dovrebbe spazzare le strade così come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva, o Shakespeare scriveva poesie. Egli dovrebbe spazzare le strade così bene al punto che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero per dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.” Martin Luther King

Lunedi 16 Novembre 2015
ore 21.00
al TREFF
Via San Carlo 1
Giaveno

Cantiere
di opinioni e di azioni

Siete tutti invitati o, se preferite, dite la Vostra
qui sotto!!!

Gba


1 commento:

  1. Sono passati quarant’anni e parliamo ancora di Lui come se la morte fosse diventata un valore aggiunto. Pier Paolo Pasolini nel tempo… sempre più compreso, sempre più assolto.
    Gli dobbiamo innanzitutto delle scuse, per non aver capito fino in fondo che nel suo tempo andava verso un pensiero di grande apertura e libertà, proponendosi tra i più affascinanti intellettuali del Novecento.
    Gli dobbiamo delle scuse, per non averlo sostenuto quando il mondo bocciava i contenuti della sua creatività e della sua poetica setacciandola attraverso la sua vita privata.
    Gli dobbiamo delle scuse, per non averlo difeso abbastanza quando questa società borghese e moralista lo schiacciava e disprezzava per la sua diversità, quella diversità, che per altro lui stesso ha protetto fino a giocarsela con la vita .
    Gli dobbiamo anche delle scuse, per le polemiche di Muccino, di cui ho solo sentito parlare, ma che mi permetto comunque di commentare. Come regista di “L’ultimo bacio”, “Ricordati di me” Baciami ancora” ecc. ecc. credo abbia alimentato la profondità della leggerezza, infilando nel grande calderone commediole, magari discrete, che non hanno dato alcun contributo al cinema italiano, se non quello di andare verso l’assenza di contenuti.
    Pier Paolo Pasolini, un intellettuale che ha sconfinato dalla poesia alla filosofia, dalla scrittura al cinema, con l’esperienza cinematografica ha rivisitato il neorealismo, cercando di parlare di quotidianità, di religiosità, di crisi sociale e culturale del nostro paese, comunicando attraverso il “cinema poesia” anche la sua disperata posizione anti-borghese.
    “Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro. [...] Sono scandaloso. Lo sono nella misura in cui tendo una corda, anzi un cordone ombelicale, tra il sacro e il profano”.
    Gli devo delle scuse anch’io, che nel mio tempo non avevo compreso completamente la grandezza del suo pensiero, restando a guardare il suo impegno con un approccio vago e forse troppo impreciso.
    … tutto ciò che potrei citare o ancora aggiungere sarebbe sempre comunque banale…
    Margherita Grolla

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