martedì 15 dicembre 2015

La pillola di oggi

Noi e l’altrove

Ieri sera la magia della “condivisione” è tornata ad essere protagonista in “Altra Cultura”. Negli ultimi incontri, purtroppo, la presenza di persone che, in buona o cattiva fede, considerano anche la condivisione una strada privilegiata per far prevalere il loro interesse individuale…aveva inquinato l’essenza vitale e unificante del nostro cantiere di opinioni e di azioni.

Per riuscire a vivere esprimendo il proprio meglio per il bene della collettività occorre fare uno sforzo non indifferente partendo da se stessi e dalla esigenza primaria di far coincidere il proprio dire con il proprio fare. Questa esigenza, come è ovvio, prescinde dal contenuto delle singole opinioni che sono sempre rispettabili, quando oneste e leali.

Se mi conosco ed esprimo me stesso coerentemente ed in modo leale, il mio essere diventa patrimonio della collettività e la collettività diventa mio patrimonio.

Non a caso ieri sera erano presenti alcune delle persone che, in assoluta buona fede, erano state “irretite” dalla cultura dell’individualismo imperante che alcuni, anche in “Altra Cultura”, hanno strumentalizzato per valorizzare le loro, presunte o reali poco importa, capacità artistiche e non.
Questo accade quotidianamente e gli esempi sono infiniti, purtroppo non è la prima volta che accade anche in “Altra Cultura”…ma proprio perché vogliamo essere antitetici rispetto alla solita cultura oggi dominante, anche questa volta il giochino non è riuscito.

Valutando i fatti oggettivi, alcuni lo hanno capito, altri lo capiranno, molti forse non lo capiranno mai perché vittime del loro apparire che non ha notizie del proprio essere…perché ignorato.

No so quanti di Voi hanno ascoltato il discorso di Richard Geere da Fabio Fazio domenica e se gli stessi hanno avuto modo di leggere cosa ha detto Renzi nel discorso di chiusura della Leopolda.

Bene le due declamazioni, sia pur in contesti diversi e mi scuso per la eccessiva sintesi, hanno rappresentato la solita e l’Altra Cultura…così come quanto avvenuto in Francia, a distanza di sette giorni, nelle elezioni amministrative.

L’interesse dei singoli ed il bene comune, che, a mio modesto avviso e pur essendo agnostico, vede in Papa Francesco la più alta espressione dialettica e non solo, stanno generando una battaglia epocale.

Noi di “Altra Cultura” abbiamo deciso da tempo da che parte stare e proprio per questo motivo presto avvieremo una serie di incontri, ovviamente aperti a tutti, sul tema “Io e l’altrove” che avranno lo scopo di orientare il pensiero di ognuno di noi al proprio essere e a quanto va al di là della quotidianità che oggi induce troppi di noi ad essere “prodotti destinati a consumare e apparire, pensando a se stessi"…senza neanche avere la consapevolezza di esserlo. Il dibattito è aperto. Buon tutto a tutti. Gba


Per cambiare occorre una

Altra Cultura

Cantiere di opinioni
e di azioni


valorizzare il territorio ed i suoi abitanti attraverso il confronto e la condivisione


per esprimere al meglio il meglio

“Un uomo chiamato a fare lo spazzino dovrebbe spazzare le strade così come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva, o Shakespeare scriveva poesie. Egli dovrebbe spazzare le strade così bene al punto che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero per dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.” Martin Luther King

Dal 18 al 27
Dicembre 2015
Tutti i pomeriggi escluso il 25 Dicembre

Il Cantiere
di Opinioni e di Azioni
sarà in
PIAZZA SCLOPIS
a Giaveno
per condividere
Arti ed Emozioni

Siete tutti invitati o, se preferite, dite la Vostra
qui sotto!!!

Gba


1 commento:

  1. Noi viviamo perché il nostro corpo sa “condividere”. Si nutre, respira, gli organi interni sanno dividere, distribuire l’energia e in concerto liberare un magico gioco di equilibrio e di “insieme”.
    Si può affermare che la condivisione è dentro di noi e che paradossalmente ci appartiene ?
    Sicuramente non siamo solo fragili, deboli, ipocriti o folli, ma siamo anche frullati da una società che spinge verso la chiusura e che ci vuole distanti.
    Il sistema è chiaramente contro la libertà degli individui, quando favorisce il malgoverno, la menzogna, la mafia, il potere… quando ostacola la ricerca, la cultura, i migranti, i gay, i barboni, i miserabili, e quant’altro.
    Diventa dura passare dalla superficialità all’intensità, estendere la propria vita oltre il presente…mentre è molto più facile baloccarsi nell’indifferenza.
    La consapevolezza che da soli non si va lontano deve penetrarci, e può succedere proprio nell’ambito di un “altrove” dove è ammesso desiderare un futuro che ci migliora, dove la collettività diventa speranza di poterne fare parte.
    Ma quanto “altrove” c’è già dentro di noi ? Dove siamo mentre il pianeta gira e porta con sé quel branco con il quale dovremmo viaggiare e scaldarci il cuore?
    Stiamo ancora fermi un giro.
    Per imparare a donarsi e donare, per comprendere che condividere è starci dentro, per accorgersi che la collettività siamo noi, per capire che la solidarietà fa star meglio e per ricaricarsi di sano ottimismo, forse ci vorrà ancora del tempo.
    Come sempre, al termine di ogni riflessione, nulla sembra reale e nulla sembra realizzabile, ed è l’utopia la solita irremovibile padrona di tutte le parole… questo mio pensiero lo esprime bene Gramellini.
    “Dell’utopia mi spaventava la disumanità. Ho capito che l’utopia è un liquore talmente puro che, bevuto liscio, porta alla follia di don Chisciotte o ai campi di rieducazione di Pol Pot. Ma se viene corretta da una scorza di disincanto, allora si tramuta in Elisir di Vera Vita. Lo scudiero Sancho Panza sa benissimo che la bacinella del barbiere non è l’elmo di Mambrino, come favoleggia don Chisciotte. Ma sa anche che se ogni tanto non credessimo che una bacinella possa diventare un elmo, la vita si ridurrebbe a quella trappola di bisogni senza sogni in cui oggi tanti di noi si sentono prigionieri…. “
    Che dire… cominciamo a lanciare i nostri pensieri come palle nei cortili, affinché inducano a formare squadre con cui giocare.
    Margherita Grolla

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